Auto elettrica, ma quanto mi costi? Il prezzo alto è uno dei primi freni all’acquisto di auto a emissioni zero, così come di auto ibride. Tornando dal Salone di New York, mi sono reso conto meglio di quanto in America siano avanti, benché i numeri di questo mercato virtuoso non facciano sfracelli neanche lì. Detto che tutti i costruttori hanno tagliato i prezzi dei rispettivi modelli a batteria – si perdono comunque soldi ma tanto vale alzare i volumi in modo da restare in linea con i crediti sulle emissioni – negli Stati Uniti l’auto elettrica viene spinta in due modi e in molti Stati: sconto e detrazione dalle tasse.
Mi capita tra le mani una tabella del National Council of State Legislatures e vedo subito che ognuno segue la sua strada. Gli incentivi federali più alti sono nello Stato di Washington, addirittura fino a 19.000 dollari in vantaggi fiscali, a distanza c’è il Colorado con 6.000 dollari, ultima a sorpresa la California (insieme alla Georgia) con 2.500 dollari.
L’Illinois invece, punta sullo sconto all’acquisto, 4.000 dollari, mentre il Texas (Stato del petrolio) scende a 2.500 dollari, con incentivi a termine il 26 giugno quando si prevede finiranno i 7,75 milioni messi dal governo locale. Altra cosa, gli incentivi possono variare secondo la grandezza del pacco batterie: così, se le elettriche Nissan Leaf e la Tesla Model S prendono il massimo di 7.500 dollari, la Toyota Prius plug in riceve 2.500 dollari.
Per l’auto elettrica ci sono poi incentivi locali, legati ad altri programmi a termine. Beati loro, vien da dire vivendo in Italia. Dove ogni tanto si fa qualche promessa, ma di fatto continua a non succedere praticamente nulla: qui il governo sta cercando soldi per non aumentare l’Iva nel 2016, e dobbiamo pure ringraziare. Se però Matteo Renzi e compagni (!) avessero un giorno idee e risorse per l’auto virtuosa, consiglierei di puntare sugli sconti e non sulle detrazioni: i primi valgono per tutti, le seconde valgono solo per chi ha reddito.
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