Il secondo modello della nuova era Citroën, cioè da quando il marchio ha iniziato a differenziarsi da Peugeot e DS: faccia "amichevole", linee solide, interni puliti, protezioni laterali d'alluminio. Molto di quello che si vede al Salone di Shanghai arriverà anche sulla vettura di serie
“Incondizionatamente ottimista, rifiuta qualsiasi forma di aggressività per mettere in risalto una personalità unica e genuina”. Non è il carattere di un essere umano, ma quello della nuova Aircross Concept secondo la Citroën: a differenza delle altre Suv sul mercato, dice la Casa, una vettura “accogliente” e non arrogante. Considerazioni da designer, certo, ma che in questo caso hanno anche un significato strategico: da qualche mese la Citroën si sta differenziando da Peugeot e DS come marchio più “concreto” e “amichevole” del gruppo PSA.
Col primo esempio della nuova filosofia, la C4 Cactus, la nuova Aircross condivide alcuni elementi: la fiancata liscia, la linea di cintura parallela alla strada, il cofano motore a conchiglia, il montante anteriore nero, i grandi cerchi sottolineati da passaruota scuri, il frontale “sorridente” con mascherina sottile. Anche all’interno si trovano alcune analogie: linee essenziali, prevalentemente orizzontali, e una plancia molto semplice che si libera dei tasti raccogliendo i comandi nei touch screen (sulla Aircross sono due da 12”, di cui uno scorrevole). Al posto degli Airbump di gomma della Cactus, la Aircross gli “Alloy Bump”, costituiti da “una struttura alveolare in lega d’alluminio ad alto potere assorbente” che secondo la Casa proteggono la carrozzeria dagli urti laterali.
Rispetto all’attuale Aircross – la Suv nata nel 2012 sulla base della Mitsubishi ASX – la nuova concept è molto più grande (4,58 metri di lunghezza contro 4,34), più tecnologica e più rispettosa dell’ambiente: è un’ibrida plug-in che dovrebbe garantire 50 km di autonomia in elettrico con una ricarica di tre ore e mezzo alla presa domestica. Il motore termico 1.6 turbo a benzina è abbinato a un motore elettrico posteriore: complessivamente sviluppano 313 CV di potenza.
Al di là della motorizzazione – che in questa variante pare un po’ troppo spinta per il marchio – c’è da aspettarsi che molto di quanto visto sulla concept arrivi anche sul modello di serie, come ha insegnato proprio il caso della C4 Cactus. Della concept che sarà presentata fra pochi giorni al Salone di Shanghai (una scelta non casuale, visto che la Cina è il primo mercato per il marchio), probabilmente si perderanno per strada soltanto le porte che si aprono a libro e alcuni gadget da show car, come i sedili “isola sonora”, con altoparlante e microfono personale per non disturbare gli altri passeggeri, oppure le webcam laterali per trasmettere on line le immagini del viaggio.