Si è spacciata per la cugina di una delle insegnanti che accompagnava la scolaresca del liceo francese. Si è recata sul luogo dell'impatto e su quello del memoriale portando con se tre persone. Il padre della vittima: "Non è né parente né amica". La polizia di Hoexeter ha avviato un'indagine per frode
Si è spacciata per la cugina di una delle due insegnanti che accompagnavano gli studenti del liceo morti nello schianto dell’Airbus Germanwings per poter volare gratis due volte nel sud della Francia. La donna – riporta l’agenzia AdnKronos – si è recata sia sul luogo dell’impatto a Seyne les Alpes che su quello del memoriale a Le Vernet e ha incontrato gli psicologi che hanno assistito i familiari delle vittime. Ma secondo il padre dell’insegnante, questa persona non è né una parente né un’amica di sua figlia, e sarebbe volata in Francia due volte portando con se altre tre persone non identificate. E’ stato l’ultimo viaggio, proprio durante le vacanza di Pasqua, ad insospettire la Lufthansa.
La polizia di Hoexeter, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, ha avviato un’indagine per frode. Non essendo ancora noti i dettagli della truffa, la compagnia di bandiera tedesca non ha ancora presentato una denuncia penale: la Lufthansa aveva messo a disposizione subito dopo la tragedia voli gratuiti per tutti i parenti delle vittime che volevano raggiungere il luogo del disastro e per evitare formalità troppo lunghe non aveva verificato il grado di parentela. Il padre dell’insegnante ha invece intenzione di passare a vie legali. La donna è residente a Beverungen, una cittadina non lontana da Haltern, da cui provenivano i 16 liceali morti nell’incidente.