Nel derby a distanza della Capitale, i ragazzi di Stefano Pioli trovano il secondo posto che varrebbe la qualificazione diretta alla Champions League: stritolato l’Empoli all’Olimpico, 4-0. Mentre la squadra di Garcia ha mostrato segnali di ripresa con il pareggio a Torino. Milan-Samp finisce 1 a 1
Due verdetti nella 30esima giornata di Serie A: la Lazio è la squadra più in forma del campionato, va a velocità doppia rispetto alla Roma e la sorpassa dopo un lungo inseguimento; mentre in coda la vittoria dell’Atalanta, che si aggrappa al capitano Denis per superare 2-1 il Sassuolo, sa tanto di salvezza quasi conquistata, dopo le sconfitte di Cesena e Cagliari, ormai ad un passo dalla Serie B. Nel derby a distanza della Capitale, i ragazzi di Stefano Pioli trovano il secondo posto che varrebbe la qualificazione diretta alla Champions League: stritolato l’Empoli all’Olimpico, 4-0 con a segno tutti gli uomini dell’attacco e un gioco ancora una volta pirotecnico. Non sono andati male neanche i giallorossi, almeno sotto il profilo del gioco nella difficile trasferta di Torino: la squadra di Garcia ha mostrato segnali di ripresa, ma il pareggio la fa scivolare al terzo posto. Il margine sulle inseguitrici resta comunque rassicurante: sette punti sul Napoli, che torna alla vittoria dominando 3-0 la Fiorentina, ancora sotto choc dopo la clamorosa eliminazione in Coppa Italia per mano della Juventus. Ed è crisi sempre più nera anche l’Udinese, travolta per 3-1 in casa dal Palermo e subissata dai fischi del Friuli: i bianconeri di Stramaccioni non vincono da oltre un mese e perdono posizioni su posizioni in classifica. Ma per loro fortuna il campionato è quasi finito, e la salvezza praticamente già raggiunta.
Risultati (tra parentesi gli assist)
Genoa-Cagliari 2-0 (sabato ore 18): 52’ Niang (Roncaglia), 58’ Yago Falqué (Perotti). Ammoniti: Edenilson, Niang (G); Ceppitelli, Dessena, Crisetig (C).
Parma-Juventus 1-0 (sabato ore 18): 60’ Mauri (Belfodil). Ammoniti: Mendes, Jorquera, Gobbi (P); Ogbonna, Chiellini, Marchisio (J).
Hellas Verona-Inter 0-3 (sabato ore 20.45): 11’ Icardi (Palacio), 49’ Palacio (Icardi), 92’ Moras (aut.). Ammoniti: Moras, Obbadi (V); Vidic, Juan Jesus, Guarin, Brozovic (I). Note: al 77’ Handanovic para un rigore a Toni.
Cesena-Chievo Verona 0-1 (domenica ore 12.30): 82’ Pellissier (Frey). Ammoniti: Carbonero, Djuric (C); Hetemaj (CV).
Atalanta-Sassuolo 2-1: 41’ Denis (Moralez), 59’ Berardi, Denis 63’ (r). Ammoniti: Biava, Carmona, Cigarini (A); Missiroli, Berardi (S). Espulsi: Missiroli (S); Biava (A).
Lazio-Empoli 4-0: 4’ Mauri (Cavanda), 30’ Klose (Cavanda), 43’ Candreva, 53’ Felipe Anderson. Ammoniti: Cavanda, Cana, Klose, Novaretti (L). Espulsi: Novaretti (L).
La Lazio si conferma squadra più in forma del campionato. Una macchina perfetta che non si arresta neppure di fronte all’Empoli, rivelazione del torneo, per l’occasione però troppo svagato in difesa per reggere l’urto dei padroni di casa. I primi due gol arrivano praticamente in fotocopia, con dei cross dalla destra di Cavanda su cui Mauri e Klose si avventano di testa, con tempismo perfetto ma in completa solitudine. L’uno-due spegne le velleità dei toscani, che non avevano approcciato male la gara dal punto di vista del gioco. E basta un tempo per archiviare la pratica, con il terzo gol di Candreva (gran destro da trenta metri) che mette al sicuro i tre punti per i ragazzi di Stefano Pioli. Il secondo tempo è poco più di una passerella, con il quarto gol del solito Felipe Anderson e l’espulsione ingenua di Novaretti. L’Olimpico festeggia l’ottava vittoria consecutiva in campionato, la nota stonata è l’infortunio di De Vrij, da valutare nelle prossime ore: potrebbe trattarsi di distorsione al ginocchio.
Napoli-Fiorentina 3-0: 23’ Mertens, 71’ Hamsik (Callejon), 89’ Callejon (Insigne). Ammoniti: Koulibaly, Strinic, David Lopez (N); Vargas (F).
Era la sfida fra le grandi deluse della settimana, entrambe eliminate in semifinale di Coppa Italia e a corto di obiettivi stagionali. Napoli e Fiorentina si affrontano con le loro armi e punti deboli di sempre: giro palla (un po’ sterile) degli ospiti, pericolosità estrema dei quattro davanti per i padroni di casa, sempre un po’ vulnerabili in difesa. Alle spalle di Higuain, Benitez punta dal primo minuto su Gabbiadini, che regala peso specifico all’attacco partenopeo. La carta vincente, però, è Mertens che a metà parziale sblocca il punteggio con uno splendido destro a giro, favorito dalla marcatura blanda di Richards. Il Napoli raddoppierebbe subito dopo con una sassata di Higuain, che rimbalza al di là della linea dopo aver fatto tremare la traversa. L’arbitro di porta non vede e trae in inganno D’Amato: un motivo in più per salutare con soddisfazione l’avvento della “goal line technology”, che debutterà finalmente nella finale di Coppa Italia in vista della prossima stagione, dopo i tanti errori di questo campionato. Nel secondo tempo è proprio Higuain a divorare un gol a tu per tu con Neto, innescato da un liscio di Savic ma lento nel tentativo di superare il portiere avversario. Svarioni altrui, svarioni propri: il Napoli non ne vuole sapere di arrotondare il punteggio come potrebbe e dovrebbe. Alla fine il raddoppio arriva con Hamsik, subentrato dalla panchina e imbeccato in profondità da un assist di Callejon, che allo scadere troverà anche il tris spezzando un lungo digiuno. Gara chiusa, con merito: la Viola, mai in partita, è sembrata ancora sotto choc per la disfatta di Coppa contro la Juventus. Montella dovrà lavorare molto dal punto di vista psicologico, l’Europa League incombe.
Torino-Roma 1-1: 57’ Florenzi (r), 64’ Maxi Lopez. Ammoniti: Maksimovic, Moretti, Vives, Gazzi, El Kaddouri (T); Manolas, De Rossi, Iturbe (R).
Frena nuovamente la Roma, dopo la vittoria sul Napoli del turno pasquale. Ma almeno dal punto di vista della prestazione nel secondo tempo, il pareggio di Torino non è completamente un passo indietro per i giallorossi. Totti è a disposizione ma resterà in panchina per tutti i novanta minuti: davanti Garcia rilancia Ibarbo e conferma Iturbe al fianco di Ljaic. È proprio l’argentino da “falso nueve” a mostrare le cose migliori, in progresso rispetto alle ultime uscite: due sue conclusioni da fuori mettono i brividi a Padelli e sono le occasioni più pericolose per i giallorossi, ancora però alle prese con evidenti problemi di ritmo di gioco. La manovra lenta esalta la compattezza dello schieramento di Ventura, che spinge bene sulle fasce con Darmian e Bruno Peres (due cursori che l’anno prossimo potrebbero fare molto comodo proprio alla Roma). Nella ripresa il match si ravviva e cambia subito anche il punteggio, su un rigore molto contestato trasformato da Florenzi: il contatto tra De Rossi e Moretti sembra più cercato dal capitano giallorosso che dal difensore granata, inutili le proteste. Il vantaggio comunque dura poco: immediato il pareggio di Maxi Lopez, e stavolta a lamentarsi sono i giallorossi perché forse sul cross di Bruno Peres il pallone era uscito. Nel finale la Roma si ributta avanti per cercare la vittoria e respingere l’assalto in classifica della Lazio. Trova dieci minuti da grande squadra, da vera Roma. Ma il palo e Padelli negano il gol ai giallorossi. Il sorpasso dei cugini è realtà.
Udinese-Palermo 1-3: 15’ Lazaar, 21’ Rigoni (Dybala), 66’ Chochev (Rispoli), 81’ Di Natale (Allan). Ammoniti: Danilo, Guilherme, Aguirre (U).
Milan-Sampdoria 1-1: 75′ De Jong, 58′ Soriano 58 (Eto’o). Ammoniti: Obiang, Paletta, De Jong, Mexes, Wszolek.
Classifica (* una partita in meno)
Juventus 70
Lazio 58
Roma 57
Napoli 50
Fiorentina 49
Sampdoria 49
Torino 43
Milan 42
Inter 41
Genoa 41 *
Palermo 38
Sassuolo 35
Chievo 35
Udinese 34
Empoli 33
Hellas Verona 33
Atalanta 29
Cesena 22
Cagliari 21
Parma 16 * (- 3)