Tra le iniziative per il 70esimo anniversario della Resistenza il Comune di Parma inserisce la presentazione del nuovo libro di Aldo Cazzullo “Possa il mio sangue servire”. Ma l’evento viene indicato inizialmente come a pagamento, a insaputa dello stesso autore. Poi dopo le polemiche il mea culpa dell’amministrazione Cinque stelle: “E’ stato un errore di comunicazione – hanno spiegato – la presentazione del libro è sempre stata a ingresso gratuito”.
L’iniziativa, in programma il 17 aprile alle 21 al Palazzo del Governatore, in un primo tempo era stata messa in calendario in abbinamento a un’esposizione allestita dall’8 marzo nello stesso luogo dove si terrà l’incontro con Cazzullo. Di qui la giustificazione del “biglietto d’ingresso”, anche se la mostra non ha nulla a che vedere con il programma del 25 aprile. Nel comunicato stampa di presentazione delle iniziative per la Resistenza, circa l’evento dedicato al volume edito da Rizzoli infatti si leggeva: “Ingresso a pagamento comprensivo della visita alla mostra Mater”. Concetto peraltro ribadito anche nell’invito, dove si specificava: “Ingresso con acquisto biglietto Mostra Mater (ridotto a 5 euro)”.
Le frasi facevano dunque intendere che per ascoltare Cazzullo e le letture di passi tratti dal suo libro a cura di un attore del Teatro Due di Parma, fosse necessario comprare il biglietto per la mostra e quindi pagare, anche se il giornalista non ne era al corrente, così come la sua casa editrice, che auspicava invece un appuntamento aperto a tutti: “Non ne sapevo nulla e mi dispiace – ha commentato Cazzullo, contattato da ilfattoquotidiano.it – Io non prendo un soldo e cerco sempre di fare in modo che questo tipo di presentazioni siano a ingresso libero”.
Parma sarà una delle prime tappe della presentazione del volume, ma con un ticket, anche se simbolico, sarebbe stata l’unica a pagamento. L’assessore alla Cultura del Comune inizialmente aveva spiegato che l’incontro era gratuito, ma che essendo inserito in un palazzo pubblico in cui è in corso una mostra, era necessario pagare un ingresso. “Faremo le dovute verifiche – aveva spiegato la delegata Laura Ferraris a ilfattoquotidiano.it – Ma per esigenze organizzative immagino che dagli uffici comunali sia stata fatta questa scelta per offrire uno spazio ampio, in grado di ospitare molte persone. L’incontro si tiene all’interno di un palazzo pubblico in cui c’è una mostra a cui si accede con un biglietto, è stata fatta un’ulteriore riduzione sull’ingresso. Non si può chiedere sempre la gratuità della cultura in un Paese in cui sulla cultura non vengono fatti investimenti, ma continui tagli”.
Nel giro di poche ore però le verifiche del caso da parte dell’amministrazione di Federico Pizzarotti hanno invece svelato il “mistero”, e fornito un’altra spiegazione alla vicenda: la dicitura dell’entrata a pagamento per la presentazione abbinata alla mostra era solo un’offerta in più data a chi volesse anche visitare l’esposizione. “Ora è tutto chiaro: l’incontro con Cazzullo è sempre stato gratuito sin dall’inizio – ha sottolineato Ferraris – Per un problema di comunicazione, nei comunicati stampa è stato scritto erroneamente che era a pagamento, ma non lo è mai stato”. La situazione è stata chiarita anche con l’autore, che quindi ha confermato la sua presenza il 17 aprile, con porte ovviamente aperte al pubblico. “In quell’occasione, solo chi lo desidera – specificano dal Comune – potrà acquistare il biglietto di ingresso per visitare la mostra Mater al prezzo agevolato di 5 euro, come iniziativa promozionale per la manifestazione espositiva”.
(foto tratta da Facebook)