A gennaio l'indice era calato del 2,2 sull'anno precedente. Ora l'istituto di statistica rileva variazioni congiunturali particolarmente positive per energia e beni strumentali mentre risultano in diminuzione i beni intermedi
Dopo l’inatteso calo di gennaio (-0,6% su mese e -2,2% anno su anno), la produzione industriale mostra deboli segnali di ripresa. A febbraio, ha comunicato l’Istat, l’indice è aumentato dello 0,6% rispetto a gennaio. Ma se la pietra di paragone è lo stesso mese del 2014 il dato resta in discesa: -0,2 per cento. A livello trimestrale la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto al periodo settembre – novembre. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è invece diminuita dell’1,1% a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Rispetto al 2014 l’indice presenta variazioni congiunturali positive per l’energia, che registra un aumento del 3,6%, e i beni strumentali, con un aumento dell’1,1%, mentre diminuiscono dello 0,4% i beni intermedi ed è nulla la variazione dei beni di consumo. Per quanto riguarda i settori di attività, a febbraio 2015 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto con un incremento del 16,3%, della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati con il 12,2% e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, aumentati del 4,4%. Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (13,4%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,7%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,9%). La produzione degli autoveicoli è aumentata del 29% rispetto allo stesso mese del 2014 e del 32,2% su base bimestrale.