Dalle difficoltà dell’editoria, alle nuove frontiere della comunicazione politica italiana, dalla situazione dei media in Russia e in Ucraina, alla censura in Turchia, passando per la copertura mediatica dell’emergenza Ebola e la libertà di stampa in Messico, il giornalismo investigativo trasnazionale da Luxleaks a Swissleaks, fino alla propaganda online costruita dall’Isis. Ed ancora il ruolo dei talk show in Italia, il giornalismo vissuto dai freelance, Mafia Capitale e Tangentopoli, le sfide del fact checking, il ruolo dei social media nell’informazione, sono soltanto alcuni dei temi della nuova edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, che si terrà a Perugia da mercoledì 15 a domenica 19 aprile. Cinque giorni, oltre 200 eventi tra incontri, interviste, presentazioni di libri, workshop e serate teatrali (qui il programma completo), con più di 600 speaker da 34 Paesi, il tutto, come sempre, a ingresso libero. E non poteva esserci slogano migliore di “#ijf15 everybody learning from everybody else“, tutti possono imparare da tutti.
Per la prima volta in Italia, si terrà un dibattito che vedrà la partecipazione degli stessi protagonisti, come Edward Snowden, il whistleblower che ha rivelato l’enorme portata delle pratiche di sorveglianza della Nsa e Laura Poitras, pluripremiata regista che da sempre affronta temi delicati nelle sue opere, come la guerra in Iraq, al centro di My Country, My Country e le atrocità di Guantanamo in The Oath e che ha vinto, l’anno scorso, il premio Oscar per il documentario “Citizenfour” in cui ha ripreso le riunioni avvenute tra Snowden e i giornalisti. Il docu-film, che è valso alla Poitras anche un premio Pulitzer per l’inchiesta giornalistica che ha divulgato la storia, sarà proiettato anche al prossimo Biografilm Festival di Bologna e, con i tratti tipici del thriller, racconta la storia del super-ricercato Snowden che, dopo aver trafugato e divulgato i dati governativi U.S.A. coperti dal segreto di Stato, risiede ora a Mosca in asilo temporaneo.
Da sempre il genere documentario rappresenta uno dei punti di forza del Festival, che anche in questa occasione propone diversi altri titoli interessanti, tra cui, Cabu, politicamente scorretto, girato nel 2006 e dedicato alla vita di redazione di Charlie Hebdo e il nuovo documentario di Bill Emmott e Annalisa Piras Movie The Great European Disaster sulla crisi politica, economica e di identità che sta attraversando l’Europa. Altro appuntamento da non perdere sarà L’Aquila, frammenti di memoria, una mostra di foto e testi + dark room per l’ascolto dei reportage radiofonici e proiezioni video, realizzata dagli allievi del Corso di base di Reportage Audiovisivo (2014) guidati dal regista Daniele Segre.
I keynote speech sono stati affidati a Jeff Jarvis, professore associato e direttore del Tow-Knight Center for Entrepreneurial Journalism alla City University di New York, Andrew Mitchell, Direttore news e global media partnerships di Facebook e Aron Pilhofer, direttore esecutivo del settore digitale del Guardian. Tra gli ospiti stranieri ci saranno Alexander Klopping, 27 anni, fondatore di Blendle, un sistema olandese per il giornalismo basato sul modello di iTunes e supportato dal New York Times e dall’editore tedesco Axel Springer, George Brock professore di giornalismo alla City University di Londra e autore del libro Out of Print, Anabel Hernandez tra le più note giornaliste investigative messicane, Awal Bakare, co-fondatore e Ceo di Ebola Alert, Ignacio Escolar, fondatore e direttore di eldiario.es, dove è autore di escolar.net, il più seguito blog politico spagnolo, vincitore di due Bitácoras (2008 e 2009). Ci sarà Peter Cunliffe-Jones, direttore esecutivo di Africa Check, la prima organizzazione di fact checking africana, Gregor Aisch, esperto in visualizzazione dati, graphics editor al New York Times, Dan Pacheco tra i maggiori esperti mondiali di virtual reality applicata al giornalismo, Raju Narisetti vicepresidente senior e vicecapo delle strategie di News Corp.
Al festival anche Khalid Albaih il vignettista sudanese divenuto un artista della rivoluzione grazie ai suoi disegni di forte impatto politico postati su facebook nelle prime fasi delle proteste della Primavera araba; Hassan Hassan analista ed editorialista, ospite del festival con ISIS: Inside The Army of Terror di cui è co-autore e il fondatore e Ceo di Change.org Ben Rattray, in un incontro sul futuro dei movimenti sociali, tra l’attivismo online e i media. Tra gli ospiti italiani l’editorialista del Giornale Vittorio Feltri, il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli, il portavoce del presidente del Consiglio Filippo Sensi, il fondatore de Il Foglio Giuliano Ferrara, Enrico Mentana direttore del Tg La7, Massimo Russo direttore di Wired, Alessandro Baricco preside e fondatore della scuola Holden, ed ancora la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, Erri De Luca, Riccardo Iacona, Augusto Minzolini, Corrado Formigli, Beppe Severgnini, Walter Veltroni, Filippo Facci, Fulvio Abbate, Pietrangelo Buttafuoco.
Protagonisti di questa IX edizione anche la presidente di Emergency Cecilia Strada e il fotografo Oliviero Toscani, con due interviste condotte da David Parenzo sulla Libertà di espressione, Niccolò Ammaniti, per la prima volta nella veste di regista, sarà a Perugia con il suo documentario-reportage dall’india The Good Life, sul palco del Teatro Morlacchi insieme a Giovanna Zucconi. Ci saranno Chef Rubio e Zerocalcare in un originale incontro dal titolo Social fighters, Linus e Giuseppe Cruciani insieme in un incontro per parlare di radio, fra informazione e intrattenimento. Torna Diego Bianchi, in arte Zoro, con Gazebo Live! con la sua originale “compagnia di giro” e, anche quest’anno, il Teatro Morlacchi ospita in anteprima nazionale, per la serata conclusiva del festival, lo spettacolo di Marco Travaglio Slurp. Si parlerà di musica italiana e dei suoi nuovi scenari con Luca Valtorta che intervisterà Giuliano Sangiorgi e Andrea Mariano, voce e tastiera dei Negramaro.
Tante le presentazioni, tra cui Nicole He di Kickstarter che spiegherà come strutturare e programmare una campagna di lancio e il “Giornalismo che nasce e resta sui social media” con reported.ly presentato dal giornalista Andy Carvin, senior social media strategist di National Public Radio fino al 2013, presenta il suo nuovo progetto giornalistico e la sua squadra. Tra i workshop a cui non mancare ci saranno quello su Twitter con Livia Iacolare di Twitter Italia e Jérôme Tomasini head of news & politics di Twitter Francia, la Google masterclass con Matt Cooke responsabile in Europa News Lab di Google e la masterclass di Amazon, con Alessio Santarelli director Kindle Store EU.