È la riflessione del procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, capo del pool per i reati economici e finanziari, durante un convegno organizzato dal Comune. In Italia "abbiamo avuto negli ultimi vent'anni un esodo biblico di capitali prodotti regolarmente e clandestinizzati attraverso attività di riciclaggio"
La corruzione, il riciclaggio e l’evasione fiscale sottraggono “ogni anno allo Stato italiano” circa 200 miliardi di euro. Una somma che, se venisse recuperata, permetterebbe ai cittadini italiani di andare in massa “alle Maldive” in villeggiatura a spese dello Stato. È la riflessione del procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, capo del pool per i reati economici e finanziari, durante un convegno sul riciclaggio organizzato dal Comune di Milano.
“Il contrasto del riciclaggio – afferma il magistrato – è il contrasto dell’economia illegale e dei crimini economici, che sono all’origine del declino e della decrescita di questo Paese. Basta illuderci che i problemi di questo Paese siano altri. Mi sono meravigliato leggendo la famosa lettera della Bce di Trichet e Draghi all’Italia che in quella lettera, oltre alla riduzione delle pensioni, alla flessibilizzazione del lavoro, a tutte quelle cose che abbiamo letto e di cui stiamo subendo le conseguenze, non ci fosse scritto ‘cercate di contrastare la corruzione, il riciclaggio e l’evasione fiscale’. Sono quisquilie che sottraggono allo Stato italiano ogni anno circa 200 miliardi di euro. Se li avessimo, potremmo andare tutti quanti alle Maldive a spese dello Stato tutti gli anni, tutti i cittadini italiani, oltre ad avere belle scuole, belle strade e aeroporti fantastici”.
In Italia “abbiamo avuto negli ultimi vent’anni un esodo biblico di capitali prodotti regolarmente e clandestinizzati attraverso attività di riciclaggio. Non a caso abbiamo fatto tre scudi fiscali e oggi abbiamo varato un programma di voluntary disclosure. Non siamo solo noi – continua Greco – ma il mondo che ha consentito che parte della ricchezza reale venisse trasferita nei paradisi fiscali e lì gestita da hedge fund che hanno permesso enormi guadagni. Tant’è che io mi sono sempre chiesto perché il mafioso debba, avendo dei soldi in nero, portarli in Italia e investirli in una lavanderia o in una pizzeria, quando è molto meglio mandarli alle Cayman, e guadagnarci un sacco di soldi di investimenti in hedge fund, come effettivamente secondo me oggi, e non solo oggi, fa”.
A pochi mesi dall’approvazione del reato di autoriciclaggio il magistrato ricorda che in Italia “il sistema normativo” per contrastare il riciclaggio di denaro “è stato fallimentare. Negli ultimi vent’anni abbiamo avuto solo una settantina di pronunce di merito della Cassazione sul reato di riciclaggio”, riguardanti per lo più “la rottamazione” di autoveicoli. “Negli ultimi venti anni non abbiamo avuto una seria normativa antiriciclaggio”.