Senza mani sull'autostrada A9 che collega Berlino a Monaco. Il ministro tedesco per i Trasporti, Alexander Dobrindt, ha testato di persona le potenzialità della guida autonoma. A bordo di un esemplare di Audi A7 zeppo di sensori, chiamato “Jack” dai tecnici, ha percorso il tratto che lui stesso ha voluto diventasse “un'autostrada high-tech” per le prove delle auto del futuro. “La guida autonoma non è fantascienza, in pochi anni i veicoli pilotati si muoveranno sulle strade. La tecnologia digitale può liberare il guidatore da alcuni compiti e migliorare la sicurezza: l'obiettivo a lungo termine è ridurre gli ingorghi e l'inquinamento e sfruttare al meglio l'infrastruttura stradale. Vedo grandi opportunità per la Germania, la nostra industria automobilistica fabbrica i modelli più attraenti al mondo. Il nostro obiettivo è rimanere i leader mondiali, anche nella guida autonoma”. Secondo Ulrich Hackenberg, membro del consiglio di amministrazione dei Audi per lo sviluppo tecnico, la Casa di Ingolstadt offrirà la guida pilotata, in una prima non meglio precisata formula base, sull'ammiraglia A8 a partire dal 2017.