Ci sono anche Angelina Jolie, Cate Blanchett, Meryl Streep, Monica Bellucci e Julianne Moore tra le dive che hanno scelto di interpretare personaggi malvagi: streghe, megere o madri diaboliche, 'diventare cattive' fa bene al botteghino
Specchio, servo delle mie brame, chi è la cattiva più bella del reame? Con questa parafrasi della celebre espressione con cui la regina Grimilde interrogava lo spirito nella favola di Biancaneve, potremmo riassumere la tendenza in atto in questi ultimi anni ad Hollywood. In soli tre anni, dal 2012 ad oggi, sono infatti sei le affascinanti star che hanno vestito i panni delle perfide delle fiabe. Ad intraprendere per prime questa strada sono state due bellissime attrici premio Oscar, curiosamente per lo stesso ruolo, quello della perfida matrigna: Julia Roberts in “Biancaneve” e Charlize Theron in “Biancaneve e il Cacciatore”. “La fanciulla vestita di stracci ma assai più bella” di cui sbarazzarsi era, rispettivamente, Lily Collins e Kristen Stewart. Un’esperienza da ripetere per l’ex-modella e attrice Charlize Theron, che nel 2016 ritroveremo nel prequel “Il cacciatore”.
Filantropa nella vita, malefica sul grande schermo, Angelina Jolie ha incantato il box office prestando il suo volto a “Maleficent” (film col maggiore incasso del 2014 in Italia), spin-off del classico Disney “La bella addormentata nel bosco” che narra il suo incattivimento fino alla trasformazione nella perfida strega. La causa? Una cocente delusione d’amore. Ultima, in ordine di tempo ma non certo per stile, è Cate Blanchett, magnifica ed elegantissima matrigna nella “Cenerentola” campione d’incassi di Kenneth Branagh (in queste settimane in sala) in cui, tra un abito da sogno e l’altro, l’attrice sfoggia la sua classe e la sua perfidia ai danni di Lily James. Nei panni meno affascinanti di una megera, artefice di un maleficio è Meryl Streep, quasi irriconoscibile nel musical di Rob Marshall “Into the Woods” (al cinema dal 2 aprile) sotto un’arruffata chioma grigia, profonde occhiaie, lunghissime unghie ricurve e denti storti.
Poco dopo averla vista stringere in mano il suo primo Oscar per l’intensa interpretazione di una precoce malata di Alzheimer in “Still Alice” Julianne Moore ha lanciato sortilegi nelle vesti dark di una strega: la diabolica madre Malkin de “Il settimo figlio”, capace di assumere diverse forme pur di sommettere a sé la terra. Andando a ritroso nel tempo ricordiamo anche Helena Bohman Carter sanguinaria regina di cuori al grido di “tagliategli la testa!” in “Alice in Wonderland” (2010) diretto dal suo ex compagno Tim Burton; dal 2005 Tilda Swinton è la strega bianca nei tre film de “Le cronache di Narnia”, tratti dai romanzi fantasy scritti da C. S. Lewis, e prossimamente tornerà ad indossarne i panni nel nuovo capitolo della saga “La sedia d’argento“; nel 2005 il ruolo della cattiva è toccato anche ad una bellissima italiana, Monica Bellucci, regina senza scrupoli disposta a tutto pur di riconquistare e preservare la propria bellezza e giovinezza ne “I fratelli Grimm e l’incantevole strega”.
Come dimenticare poi, seppur non rientri nel genere favolistico ma nella dark comedy, “Le streghe di Eastwick” (1987) Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer, che dopo essere state sedotte dal demonio (Jack Nicholson) cominciarono a sviluppare poteri magici inspiegabili. Vent’anni dopo Michelle Pfeiffer diede il volto ad un’altra strega, stavolta nel fantasy “Stardust” (2007) dov’è la crudele Lamia, disposta a strappare e divorare il cuore immacolato di una fanciulla per ottenere l’eterna giovinezza.