Un uomo è morto e la moglie è rimasta ferita alle gambe: agguato a colpi di pistola nelle campagne di Villanova Solaro, piccolo comune agricolo tra Saluzzo e Savigliano, nel Cuneese. La vittima è Mario Barra, 64 anni, custode di una villa in pensione, residente a Manta, nei pressi di Saluzzo. È stato ucciso a colpi di pistola da Giovanni Battista Peiretti, 68 anni, anche lui di Manta. All’origine della lite un diverbio tra vicini di casa per motivi che, forse, si trascinavano da tempo.
L’omicida ha seguito la coppia fin nelle campagne di Villanova, a circa 20 chilometri di distanza da Manta, dove la vittima e la moglie Elda, 63 anni, si erano recati per raccogliere asparagi selvatici, sui bordi di un’area boschiva non distante dal santuario madonna della Noce. L’omicida ha atteso che i due fossero nel bosco. Ha lasciato che parcheggiassero l’auto, un fuoristrada Suzuki grigio, quindi li ha raggiunti e dopo una breve discussione ha freddato l’uomo con diversi colpi di pistola, causandogli ferite mortali al torace. Poi ha sparato alla donna, colpendola alle gambe, ed è fuggito. È stata la donna a richiamare con le urla l’attenzione di un agricoltore della zona, che aveva udito i colpi d’arma da fuoco, e a dare l’allarme con il telefono cellulare.
La caccia all’uomo, coordinata dal comandante della compagnia carabinieri di Savigliano, capitano Tommaso Gioffreda, e dal reparto operativo dell’Arma di Cuneo, agli ordini del capitano Nicola Ricchiuti, è iniziata pochi minuti dopo lungo le strade del Saviglianese e del Saluzzese. I carabinieri hanno intercettato e bloccato Peiretti a Saluzzo, a pochi chilometri da casa. L’uomo è stato fermato e condotto in caserma dove è in stato di fermo. Con sé non aveva l’arma del delitto. Durante la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, in possesso di regolare permesso di porto d’armi, sono stati rinvenuti una pistola e un fucile. Sono tuttora in corso le indagini da parte dei carabinieri per stabilire l’esatta dinamica e il movente dell’agguato. Soccorsa dal 118 la donna è stata trasferita in ospedale a Savigliano, dove è stata ricoverata per le ferite da arma da fuoco alle gambe e per il forte stato di shock. Non è in pericolo di vita. La coppia ha due figli, uno dei quali vive in casa con i genitori.