Gli Stati Uniti pensano di portare un pezzo di asteroide sulla Luna per usarlo come trampolino di lancio per Marte e la Russia risponde con una missione verso il nostro satellite. “Andremo sulla luna per sempre” aveva detto il vicepremier russo Dmitri Rogozin esattamente un anno fa. E per il 2029 Mosca prevede di inviare suoi cosmonauti proprio 60 anni dopo dopo lo sbarco degli astronauti a stelle e strisce. Igor Komarov, capo dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, fa sapere che la missione umana è prevista nel biennio 2029-2030, dopo un volo senza astronauti.

“Il concetto del programma lunare russo” era stato diffuso in aprile 2014 da Russia Today (RT). Rogozin spiegava: “Nel XXI secolo potrebbe esserci una competizione geopolitica per le risorse lunari. Per questo è importante concentrarsi in anticipo sulla creazione dei mezzi necessari. Questo processo ha inizio ma non avrà una fine”. Precedenti spedizioni spaziali hanno già stabilito che sulla Luna è presente alluminio, ferro, titanio. Ad accorgersi che la Luna potesse offrire risorse da sfruttare era stata la Cina con l’invio nello spazio di diverse sonde. 

Il piano russo, così come era descritto, è composto da tre fasi. La prima, con inizio nel 2016 e fine nel 2025, è caratterizzata dall’invio di quattro rover.Durante la prima fase dunque il compito sarebbe di condurre test sulle proprietà fisiche e chimiche della superficie lunare. La seconda fase di esplorazione, in programma tra il 2029 e il 2030, prevede, come confermato, l’invio di missioni con equipaggio. L’ultima fase, tra il 2030 e il 2040, include una visita di cosmonauti sulla superficie lunare per sorvegliare la zona e porvi delle infrastrutture di monitoraggio e osservazione.

Nessuna competizione vera con gli altri paesi, comunque. La Russia e l’alleanza con la Nasa nella Stazione spaziale internazionale proseguirà almeno per altri nove anni. Per il 2030 è pertanto prevista l’impresa più importante con la spedizione di un equipaggio sul suolo lunare. L’obiettivo sembrerebbe di sganciarsi dagli Stati Uniti anche nelle relazioni interstellari, per avere una propria stazione orbitante assicurandosi “l’accesso allo spazio”. Il governo russo ha infatti annunciato un anno fa l’interruzione – prevista per il 2020 ma rimandata al 2024 – dei finanziamenti da destinare alla stazione spaziale internazionale ISS. Nel 2029 potrebbero essere un piede russo, quindi, a compiere il “grande passo” sulla Luna.

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