Cronaca

Tribunale di Napoli: troppa coda, avvocati sfondano ingresso. Quattro agenti feriti

Vetrata sfondata, soccorse quattro persone della polizia di Stato e penitenziaria. I controlli sono aumentati dopo la strage del 9 aprile, ma le attese ai metal detector hanno provocato la reazione dei professionisti

Momenti di tensione a Napoli, fuori da Palazzo di Giustizia. Le lunghe file per le nuove disposizioni di sicurezza disposte dopo la strage di Milano dove Claudio Giardiello ha ucciso tre persone hanno provocato la frustrazione delle persone che devono accedere al Tribunale per motivi di lavoro. Un gruppo di avvocati impazientito ha bloccato via Grimaldi, dove è situato uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, e ha successivamente tentato di sfondare il varco d’ingresso protetto da una vetrata. Un vetro è stato infranto e quattro agenti della polizia di Stato e penitenziaria sono rimasti feriti. I primi avvocati si sono recati davanti al Tribunale nelle prime ore del mattino sperando di accedere velocemente alle aule, ma era attivo un solo metal detector e i vigilantes controllavano gli ingressi in modo fiscale, aprendo borse e controllando tablet e smarphone. 

Dopo quanto accaduto stamattina, il procuratore generale facente funzioni della Repubblica di Napoli, Francesco Mastrominico, ha dato disposizione di consentire l’accesso agli avvocati con la sola esibizione del tesserino e senza il passaggio per i metal detector. La situazione oggi è apparsa più critica della giornata di ieri, 13 aprile, quando già si erano registrate lunghissime file agli ingressi causate – il martedì e il giovedì – dalle udienze civili.