di Carblogger
Piech, 78 anni il 17 aprile, avrebbe divorato (o starebbe per farlo) Martin Winterkorn, l’amministratore delegato del gruppo da lui insediato nel 2007 e destinato a prendere il suo posto alla fine del 2016 nel supervisory board. Non è (o non sarebbe) la prima volta che alla Volkswagen un figlio designato alla successione sparisce. Quella di Piech e della sua famiglia è una saga che attraversa due secoli. La storia di questi giorni, oltre che una classica lotta di potere, è un segnale che nell’impero tedesco non basta fare 12,7 miliardi di euro di profitti operativi (2014) per sostenere che sia tutto ok.
Il mito greco racconta che Rhea, o Cibele, sposa di Crono, disperata di perdere i figli divorati dal padre, incinta di Zeus lo partorì sulla terra nell’isola di Creta affidando il piccolo alle ninfe e portando al marito una pietra che lui comunque inghiottì. Nascosto e protetto, Zeus crebbe, tornò sull’Olimpo e detronizzò il padre. Il problema a Wolfsburg appare però più complicato: Ursula, moglie di Ferdinand, sta totalmente dalla parte del marito. Nascondete Zeus a Piech, se un giorno ci sarà uno Zeus.
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