“Pallotta ha ragione? Come Lotito ha ragione da 10 anni: io sono stato il primo a farlo è lui che segue me“. Non usa, come sempre, giri di parole il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che – parlando nel corso del convegno “Vivere lo stadio: una passione a rischio?” all’Università La Sapienza di Roma – sintetizza così la battaglia ormai aperta e chiara tra il patron della Roma James Pallotta e i suoi tifosi che hanno esposto striscioni in Curva Sud contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto in seguito agli incidenti che hanno preceduto la scorsa finale di Coppa Italia. E’ una domanda retorica – dice ancora Lotito – Da dieci anni combatto non i tifosi, ma i delinquenti. La stragrande maggioranza delle persone sono perbene e vogliono tifare la loro squadra del cuore. Poi, c’è una sparuta minoranza di delinquenti che usano il calcio come cassa di risonanza.”Noi – prosegue il patron della Lazio – fino ad oggi abbiamo permesso tutto in nome del tifo, ma quello non è tifo. Una volta per tutte bisogna fare un fronte comune e andare ad individuare questi ambienti conosciuti e limitati. Il problema vero non è che Pallotta ha ragione: è lo sport che ha ragione, non è Lotito che ha ragione”. Un intervento, questo di Lotito, più volte interrotto da contestazioni con fischi e ‘buu’ di Mauro Episcopo
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