Una mappa del potere nell’Italia di Matteo Renzi, tutto quello che “è così ma non si può dire”. Luigi Bisgnani, il faccendiere della politica, svela numerosi retroscena nel nuovo libro scritto con Paolo Madron, ‘I potenti al tempo di Renzi’, edito da Chiarelettere. “Sono i due Mattei, Renzi e Salvini, ad essere oggi i protagonisti”, spiega Bisignani intervistato da Enrico Cisnetto per Roma Incontra. Si racconta la nascita del ‘giglio magico’, l’ascesa di un gruppo di amici di Renzi al potere. “La fotografia – racconta il faccendiere – è di un uomo solo comando, circondato da un gruppo di fedelissimi che vanno dalla Boschi a Lotti e che sembrano i protagonisti di ‘Amici miei‘”. Poi c’è il leader della Lega Nord e la sua apertura al mondo gay. “Salvini – dice Bisignani – ha rottamato non solo il federalismo, ma anche il celudurismo bossiano della Lega”. Nel libro si narrano poi “le trattative segrete per il Quirinale, con il patto del Nazareno stracciato da Silvio Berlusconi e non da Renzi, perché l’ex Cavaliere puntava all’elezione di Casini al Colle“. Per Bisignani i possibile successori del leader decadente in casa Forza Italia sono la figlia Marina o il giornalista Paolo Del Debbio, “uomo della primissima ora”. Per quanto riguarda il premier, Bisignani e Madron rivelano diverse abitudini quotidiane: l’ossessione di Twitter durante i voli di Stato e una passione per l’abbronzatura, tale da richiedere una lampada apposita per palazzo Chigi. Bisignani si sofferma anche su un retroscena che risale all’incontro ad Arcore tra l’allora sindaco di Firenze e Berlusconi: “Renzi disse che non avrebbe fatto il leader del centrodestra, perché non sarebbe stato mai il numero uno con Berlusconi. Forse ha scelto la sinistra per questo”. E sulla nomina di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica aggiunge:” L’ha scelto lui, è un suo nome, ma da buon democristiano gli darà filo da torcere. Ha già impedito un decreto sulla Rai e si opporrà alla continua decretazione d’urgenza” di Irene Buscemi