Una sentenza del Consiglio di stato ha accolto il ricorso di 8 insegnanti esclusi dalle graduatorie ad esaurimento dal decreto ministeriale 235/2014. Una vittoria per le persone che ora potranno tornare a sperare in un posto di lavoro: secondo il documento del governo “La Buona Scuola”, sarebbero 55 mila
E’ una sentenza che potrebbe cambiare il destino di 55mila insegnanti quella che il Consiglio di Stato ha depositato in queste ore a Palazzo Spada: i giudici hanno riconosciuto a 8 insegnanti che avevano conseguito il diploma nell’anno scolastico 2001/2002 il diritto di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e pertanto stabilizzati dal momento che il piano Renzi – Giannini, prevede la chiusura delle Graduatorie ad esaurimento. Il dispositivo dei giudici parla chiaro: “I criteri fissati dal decreto ministeriale 235/2014, nella parte in cui hanno precluso ai docenti muniti del diploma magistrale conseguito nel 2001/2002, l’inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti ora ad esaurimento, sono illegittimi e vanno annullati”.
Una vittoria per gli otto docenti che hanno presentato il ricorso pilota, ma anche per le migliaia di insegnanti che ora potranno tornare a sperare in un posto di lavoro. Secondo lo stesso documento della “Buona Scuola” sarebbero 55 mila: un dato significativo. “C’è poco da fare. Ora cambiano i numeri della stabilizzazione – spiega Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil – dovranno tener conto di queste persone. Finora il governo aveva calcolato di tenere aperte le Gae solo per i 23 mila della scuola dell’infanzia andando ad assumere 100 mila persone, ma non sarà più così. I casi sono due. Il primo: si va verso la stabilizzazione dei diplomati nel 2001/2002 oppure non si chiudono le Gae”.
Pantaleo esclude che il governo attenda una pioggia di ricorsi ai Giudici del lavoro: “Dovranno inserirli d’ufficio. Nella sentenza è affermato un principio generale che non riguarda il singolo. Dal nostro canto siamo pronti a far una diffida al ministero per chiedere che vengano inseriti immediatamente nelle Gae”. A questo punto è chiaro che occorre fare chiarezza subito con una riflessione urgente sul da farsi per non compromettere il piano di stabilizzazione già previsto.
Il Miur non può più fare passi indietro. Finora a viale Trastevere avevano disposto l’aggiornamento delle Gae, senza adeguarsi al parere del Consiglio di Stato che aveva riconosciuto il valore abilitante del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Ora i giudici Filippo Patroni Griffi, Sergio De Felice, Claudio Contessa, Giulio Castriota Scandeberg e Carlo Mosca, hanno annullato il decreto ministeriale 235/2015 ritenendo fondata la pretesa all’inserimento nella terza fascia delle Gae dei docenti che hanno fatto ricorso: “Risulta fondata – scrivono i togati nelle motivazioni della sentenza – la pretesa allo stesso inserimento nella terza fascia delle medesime graduatorie, la stessa in cui gli attuali appellanti avrebbero dovuto essere inseriti qualora il titolo abilitante fosse stato loro riconosciuto in precedenza dal Ministero, il quale anche dopo il riconoscimento, ha però singolarmente continuato a non riconoscerlo per l’iscrizione in tali graduatorie e lo ha fatto soltanto ai fini dell’iscrizione nelle graduatorie d’istituto valide per il conferimento di supplenze brevi e non per l’assunzione a tempo indeterminato”.