“Mi auguro che la sensibilità ai diritti umani prevalga sull’indifferenza che spesso sconfina nel cinismo. E’ una tragedia immane, la Ue si impegni”. Nel giorno dell’ennesima tragedia dei migranti nel Canale di Sicilia, forse la più grave dal dopoguerra a oggi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inerviene con una nota per chiedere all’Europa di non lasciare sola l’Italia.

La stessa argomentazione utilizzata dal premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa a seguito del consiglio dei ministri straordinario: “Quello che chiediamo è di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia. La nostra è una questione politica, di dignità dell’uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani. L’Italia chiede che si svolga un Consiglio Europeo straordinario. Non è possibile che davanti ad una tragedia come quella che stiamo vivendo non ci sia lo stesso sentimento di vicinanza e condivisione che l’Europa ha avuto in altre vicende”, ha detto. Il premier non ha confermato la stima di 700 morti ma ha dato informazioni sulla tragedia accaduta nella notte di domenica: “Una motovedetta con i corpi delle vittime del naufragio è in rotta verso Malta. Fino ad ora l’unica certezza sono 28 sopravvissuti e 24 morti”.”Grazie alle persone che sono qui, perché il lavoro che sta facendo l’Italia, talvolta in una condizione di quasi solitudine, è un lavoro straordinario. L’Italia farà la sua parte e farà qualcosa in più. Quando la tragedia sarà terminata noi andremo a recuperare quel relitto. E daremo una degna sepoltura a chi ha perso la vita”.

Una posizione, quella del governo italiano, rilanciata dunque con toni ancora più decisi da Mattarella: “Ci troviamo davanti a una tragedia immane che deve scuotere la comunità internazionale e richiama all’impegno i Paesi dell’Unione Europea. La morte di centinaia di profughi manifesta la totale insufficienza delle iniziative assunte fin qui dalla comunità internazionale rispetto alla conseguenze delle guerre, delle persecuzioni, delle carestie che flagellano tanta parte dell’Africa e del Medio Oriente. Il governo italiano sta compiendo, con tempestività, passi importanti a livello europeo e internazionale. Mi auguro che la sensibilità ai diritti umani prevalga sull’indifferenza che spesso sconfina nel cinismo“.

Incontrando il Papa in Vaticano, sabato, il presidente della Repubblica aveva già lanciato un appello all’Unione europea sui migranti: “Le istituzioni e la società italiane sono impegnate, con generosità, per fronteggiare questa emergenza e l’Italia invoca da tempo un intervento deciso dell’Unione Europea per fermare questa continua perdita di vite umane nel Mediterraneo, culla della nostra civiltà. Con quelle vite spezzate – aveva aggiunto il capo dello Stato – si perde la speranza di tante persone e si compromette la dignità della comunità internazionale. Rischiamo di smarrire la nostra umanità”.

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