“Non c’è nessuna violazione di diritto, è una prassi normale già avvenuta in passato, la Commissione rappresenta il gruppo”. Non battono ciglio i deputati del Pd che hanno sostituito i 10 membri della minoranza dem in Commissione affari costituzionali. Tra loro Gianpaolo Galli, Paola Brigantini e Ileana Piazzoni, ex di Sel, traghettata nella maggioranza e oggi sostituta pro tempore. Dieci giorni, il tempo di approvare l’Italicum e poi tornerà la vecchia squadra, da Bersani, a D’attore, da Gianni Cuperlo alla Bindi. “Tutto normale, succede”, è la risposta dei sostituti. Ma quando proviamo a chiedere cosa dice l’art 67 della Costituzione, quello che esclude il vincolo di mandato per i parlamentari, l’aplomb sparisce. La libertà di coscienza è uno dei principi ribaditi anche dallo Statuto del Pd alla Camera, che promuove il pluralismo all’interno del partito. “Io sono serena, va bene il gioco delle parti con le opposizioni, ma nessuno, soprattutto il M5s o Brunetta possono darci lezioni di democrazia – afferma Ileana Piazzoni – è una questione tecnica non di coscienza” di Irene Buscemi
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