Il terremoto l’hanno sentito tutti, un paio di giorni fa si è abbattuto sul circuito indie italiano generando una forte scossa di magnitudo non ancora definito. Quel che è certo è l’epicentro, un nome oggi sulla bocca di tutti, Nobraino!

Ora, hanno scritto in centinaia, non è il caso di ripetere quanto accaduto, limitiamoci a raccogliere alcune opinioni, segnalando le più significative a riguardo.

A cominciare da Roy Paci, organizzatore del concerto del Primo Maggio che si svolgerà a Taranto in contemporanea con quello romano, cui i Nobraino erano stati invitati. Sentite che scossa: “La vostra realtà non è di cattivo gusto, ma decisamente vergognosa. Dopo il vostro schifoso post, prevedo che non calcherete il palco del #unomaggiotaranto. Noi abbiamo una dignità da difendere”, twitta il cantante siciliano.

Altra tremito, altra mazzata; sulle pagine di Facebook si esprime senza mezzi termini anche Umberto Palazzo, mina vagante del rock’n’roll ma soprattutto anima de il Santo Niente, il quale dopo averli definiti senza senza tanti giri di parole, chiosa dicendo: “[…] E poi c’è questa schifezza finale in cui gettano la maschera e si rivelano per gli squallidi esseri che sono”. Capire ora in quali condizioni possa versare il gruppo dopo il disastro a loro carico, non è dato saperlo. Di certo ci stanno le scuse e qualche presa di posizione in loro favore, come ad esempio quella di Giorgio Canali (Csi e compagnia bella): “Solidarietà a Néstor che è in prima linea da sempre su questi temi, molta tristezza per il ponziopilatismo di Lorenzo” . A fare specie l’hashtag a corredo generata dal musicista: #siamotutticharliequandocitirailculo.

Teho Teardo, invece, ci va pesante: “I Nobraino non sono diversi dalla Santanchè quando usano la morte di questi disperati che scappano da guerre e violenza per fare un po’ di rumore e farsi notare. Una totale mancanza di scrupoli che rende queste merde pronte a tutto.

Ho appena chiamato gli organizzatori del concerto del primo maggio a Taranto per chiedergli di toglierli dal cartellone, ma loro l’avevano già fatto!

Invito chiunque a cancellare i loro concerti, invito il pubblico a non seguirli più e mi auguro che i media cessino di occuparsi di questi mentecatti […]”.

Altro giro altra scossa! Sentite Tony Face: “Da prenderli a mazzate, spero gli annullino tutti i concerti a ‘sti zozzi”.

L’assestamento eventuale non è ancora stato registrato, sono diverse le prese di posizione da parte dei musicisti al contempo i quotidiani danno ampio risalto alla questione; “il nostro” Michele Monina, preciso e puntuale, ne parla lucidamente così come Repubblica mentre il portale Sentireascoltare, affida a Stefano Pirri il proprio pensiero. Insomma, a conti fatti i danni del terremoto a Nobraino sono e saranno ingenti, a cominciare dall’esclusione di Taranto, proseguendo con la cacciata dallo Shearwood Festival e altre date.

Il solito dj qualunque si chiede a questo punto cosa succederà. Passerà la bufera e tutto tornerà alla normalità (o se preferite a tarallucci e vino) oppure le conseguenze di un atto così sconsiderato porteranno alla dipartita definitiva della carriera del gruppo romagnolo? A voi le eventuali considerazioni.

9 canzoni 9 … zozze

Lato a

The Gravedigger’s Song • Mark Lanegan

Some Velvet Morning • Primal Scream

Talk About the Weather • Red Lorry Yellow Lorry

Waiting For the Miracle • Leonard Cohen

Lato B

Chicago • Tom Waits

Waiting Room • Fugazi

From Her to Eternity • Nick Cave

Feurio • Einsturzende Neubauten

TV Sky • The Young Gods

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