Il reporter Rob Kuznia ha lavorato all'inchiesta sulla corruzione in un dipartimento scolastico molto povero della California che ha fatto guadagnare al giornale locale californiano Daily Breeze il premio per la miglior inchiesta locale. Da un anno lavora nelle pubbliche relazioni nel dipartimento di comunicazione di una fondazione sulla Shoah: "Non riuscivo a pagare l'affitto"
Uno dei giornalisti che si è aggiudicato il Premio Pulitzer di quest’anno ha lasciato il mestiere perché non riusciva ad arrivare a fine mese. Ora lavora nelle pubbliche relazioni. Si tratta del reporter Rob Kuznia, che con i colleghi Rebecca Kimitch e Frank Suraci, ha lavorato all’inchiesta sulla corruzione in un distretto scolastico molto povero della California che ha portato alle dimissioni di un sovrintendente super pagato e a dei cambiamenti della legge di stato.
Il pezzo è stato pubblicato sul Daily Breeze, un giornale locale di Torrence, in California, che conta solo 63mila abbonati e sette giornalisti. Ma che è stato tra i vincitori a sorpresa della cerimonia per il Pulitzer, portando a casa il premio per la miglior inchiesta locale. Secondo Poynter l’inchiesta era iniziata sulla base di alcune segnalazioni che hanno poi portato i due giornalisti del Daily Breeze a scavare nei documenti dei compensi dell’amministrazione del Centinela Valley Union High School District. Se da un lato il premio rappresenta la vittoria del buon giornalismo che, anche locale, può davvero cambiare le cose, dall’altro rimanda ai problemi della professione. Da un anno Kutzia ha smesso di fare il giornalista e ha iniziato a occuparsi di pubbliche relazioni nel dipartimento di comunicazione di una fondazione sulla Shoah perché, diversamente, non riusciva ad arrivare a fine mese e pagarsi l’affitto.