La Consob cambia il regolamento in materia di sanzioni e dà più spazio alla difesa. Dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato sul caso Banca Profilo che aveva puntato il dito contro le “numerose criticità” nell’iter sanzionatorio della Commissione dei mercati “sul piano del rispetto del c.d. fair trial”, l’autorità guidata da Giuseppe Vegas ha avviato una consultazione col mercato per testare (entro il 13 maggio) le reazioni su una modifica per permettere ai soggetti a rischio multa di dire la loro direttamente alla Commissione, prima del verdetto, sulla proposta che l’ufficio sanzioni invia al collegio. La novità – spiega l’authority – consiste nel rendere accessibili ai diretti interessati le valutazioni sulla violazione e sulla sua gravità che l’ufficio sanzioni amministrative sottopone alla Commissione. Chi rischia una multa potrà presentare controdeduzioni scritte e interloquire così in via diretta col collegio prima che questo decida. Consob, che pure getta acqua sul fuoco della sentenza, fa sapere che la scelta è motivata dalla sua presa d’atto “delle numerose istanze volte a consentire la conoscenza, da parte dell’incolpato, della relazione dell’Ufficio Sanzioni Amministrative prima che su di essa si pronunci la Commissione, e la concessione al medesimo di un termine per dedurre sui contenuti di tale documento”. E ancora, “in ragione della crescente frequenza con cui tali istanze vengono sollevate (sia in sede giudiziaria che in ambienti dottrinali), la Commissione ha deciso, sulla base di una valutazione di opportunità, di instaurare, nell’ambito del procedimento di applicazione di sanzioni amministrative, una ulteriore fase di contraddittorio, avente ad oggetto la relazione dell’Ufficio Sanzioni Amministrative”.