“Abbiamo sempre detto che il passaggio nel nostro nuovo magnifico stadio sarebbe stato un punto di svolta“. La parola è stata mantenuta e i primi a beneficiarne saranno i tifosi. Non solo per la funzionalità del Queen Elizabeth Olympic Park, ma anche perché il West Ham ha annunciato una sforbiciata ai prezzi degli abbonamenti. Il taglio è importante e va a vantaggio soprattutto degli appassionati meno abbienti, dei giovani e delle famiglie. La dirigenza degli Hammers ha infatti introdotto una quinta fascia degli abbonamenti alle 19 partite di Premier League della prossima stagione. Costerà il 57 per cento in meno rispetto alla più economica del campionato in corso. E ribassi tra il 3 e il 23 per cento sono previsti anche per le quattro già esistenti. Una riduzione così sensibile è stata possibile anche grazie alle maggiori entrate garantite dal contratto miliardario sui diritti televisivi siglato dalla Premier League con Sky e BT Sport. Un accordo monstre che porterà nelle casse delle squadre inglesi – sempre più dipendenti economicamente dagli accordi con le emittenti televisive – una cifra pari a 5,14 miliardi di sterline in tre anni.
Ecco allora che l’abbonamento cheap al West Ham costerà 289 sterline diventando il meno costoso in Premier tenendo come riferimento i prezzi attuali. Un’offerta irrinunciabile se si pensa che un tifoso degli Hammers non ha speso meno di 620 sterline per entrare in questa stagione all’Upton Park. Sono pronti anche forti ribassi per i minori di 16 anni: 99 sterline per tutto il campionato, pari a 5,21 a match. Un occhio di riguardo è stato prestato anche alle famiglie, che potranno acquistare un ticket stagionale unico per 776 sterline, l’equivalente di 41 sterline a partita. Dieci a persona. Lo sconto sarà inversamente proporzionale alla qualità dei posti: insomma i ricchi risparmieranno poco, gli altri molto. La fascia più alta sborserà il -3% in meno (26 sterline), a chi ha una tessera in zona 2 resteranno in tasca 61 pounds (-7%), in zona 3 saranno 201 (-25%) e nella quattro 151 (-23%). Una promessa mantenuta senza rinunciare a rinforzare la squadra: “Avremo la possibilità di aumentare le entrate, di investire sul team e di migliorare le nostre prestazioni sul campo. Fondamentalmente senza mettere un onere finanziario aggiuntivo sui nostri tifosi che vogliono venire a vedere tutte le partite in casa”, spiega la vicepresidente Karren Brady sul sito del club.
La mossa va in controtendenza rispetto all’andamento della Premier League. Uno studio di Sport Intelligence della scorsa estate aveva analizzato le campagne abbonamenti delle squadre inglesi. Il prezzo medio del biglietto stagionale più economico per il campionato 2014/15 è stato di 526 euro, con un aumento del 6,5 per cento su base annuale. Un salasso anche le trasferte, soprattutto in casa dell’Arsenal. Tanto che il Manchester City – che quest’anno ha avuto il prezzo più basso dell’intera Premier: 299 sterline – ha deciso di pagare ai propri tifosi la trasferta all’Emirates Stadium. Ora arriva il West Ham a far felici (e un po’ più ricchi) i suoi.
Twitter: @andtundo
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Diritti tv e nuovo stadio: il West Ham taglia del 57% il prezzo dei biglietti
Gli Hammers mantengono la promessa e vanno incontro alle esigenze dei tifosi meno abbienti, che potranno contare sui tagliandi più economici dell'intero calcio inglese di prima fascia. E i supporter ricchi? Per loro esborso invariato
“Abbiamo sempre detto che il passaggio nel nostro nuovo magnifico stadio sarebbe stato un punto di svolta“. La parola è stata mantenuta e i primi a beneficiarne saranno i tifosi. Non solo per la funzionalità del Queen Elizabeth Olympic Park, ma anche perché il West Ham ha annunciato una sforbiciata ai prezzi degli abbonamenti. Il taglio è importante e va a vantaggio soprattutto degli appassionati meno abbienti, dei giovani e delle famiglie. La dirigenza degli Hammers ha infatti introdotto una quinta fascia degli abbonamenti alle 19 partite di Premier League della prossima stagione. Costerà il 57 per cento in meno rispetto alla più economica del campionato in corso. E ribassi tra il 3 e il 23 per cento sono previsti anche per le quattro già esistenti. Una riduzione così sensibile è stata possibile anche grazie alle maggiori entrate garantite dal contratto miliardario sui diritti televisivi siglato dalla Premier League con Sky e BT Sport. Un accordo monstre che porterà nelle casse delle squadre inglesi – sempre più dipendenti economicamente dagli accordi con le emittenti televisive – una cifra pari a 5,14 miliardi di sterline in tre anni.
Ecco allora che l’abbonamento cheap al West Ham costerà 289 sterline diventando il meno costoso in Premier tenendo come riferimento i prezzi attuali. Un’offerta irrinunciabile se si pensa che un tifoso degli Hammers non ha speso meno di 620 sterline per entrare in questa stagione all’Upton Park. Sono pronti anche forti ribassi per i minori di 16 anni: 99 sterline per tutto il campionato, pari a 5,21 a match. Un occhio di riguardo è stato prestato anche alle famiglie, che potranno acquistare un ticket stagionale unico per 776 sterline, l’equivalente di 41 sterline a partita. Dieci a persona. Lo sconto sarà inversamente proporzionale alla qualità dei posti: insomma i ricchi risparmieranno poco, gli altri molto. La fascia più alta sborserà il -3% in meno (26 sterline), a chi ha una tessera in zona 2 resteranno in tasca 61 pounds (-7%), in zona 3 saranno 201 (-25%) e nella quattro 151 (-23%). Una promessa mantenuta senza rinunciare a rinforzare la squadra: “Avremo la possibilità di aumentare le entrate, di investire sul team e di migliorare le nostre prestazioni sul campo. Fondamentalmente senza mettere un onere finanziario aggiuntivo sui nostri tifosi che vogliono venire a vedere tutte le partite in casa”, spiega la vicepresidente Karren Brady sul sito del club.
La mossa va in controtendenza rispetto all’andamento della Premier League. Uno studio di Sport Intelligence della scorsa estate aveva analizzato le campagne abbonamenti delle squadre inglesi. Il prezzo medio del biglietto stagionale più economico per il campionato 2014/15 è stato di 526 euro, con un aumento del 6,5 per cento su base annuale. Un salasso anche le trasferte, soprattutto in casa dell’Arsenal. Tanto che il Manchester City – che quest’anno ha avuto il prezzo più basso dell’intera Premier: 299 sterline – ha deciso di pagare ai propri tifosi la trasferta all’Emirates Stadium. Ora arriva il West Ham a far felici (e un po’ più ricchi) i suoi.
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Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "È quello che abbiamo chiesto. Ma capire è una parola inutile. Io non capisco niente e chi ci capisce è bravo. Si chiede, si fa e si combatte per ottenere rispetto. Capire no, mi spiace. Magari, capire qualcosa mi piacerebbe". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono se la giornalista potrà avere altre visite da parte dell'ambasciata.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - Nella telefonata di ieri "avrei preferito notizie più rassicuranti da parte sua e invece le domande che ho fatto... glielo ho chiesto io, non me lo stava dicendo, le ho chiesto se ha un cuscino pulito su cui appoggiare la testa e mi ha detto 'mamma, non ho un cuscino, né un materasso'". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "No, dopo ieri nessun'altra telefonata". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, ai cronisti dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni. "Le telefonate non sono frequenti. E' stata la seconda dopo la prima in cui mi ha detto che era stata arrestata, poi c'è stato l'incontro con l'ambasciatrice, ieri è stato proprio un regalo inaspettato. Arrivano così inaspettate" le telefonate "quando vogliono loro. Quindi io sono lì solo ad aspettare".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Questo incontro mi ha fatto bene, mi ha aiutato, avevo bisogno di guardarsi negli occhi, anche tra mamme, su cose di questo genere...". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, lasciando palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni, che non ha compiuto nulla, devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
"Poi se pensiamo a giorni o altro... io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è solo un'eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini". Le hanno detto qualcosa sui tempi? "Qualche cosa - ha risposto -, ma cose molto generiche, su cui adesso certo attendo notizie più precise".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "La prima cosa sono condizioni più dignitose di vita carceraria e poi decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia, di cui io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perché sono realtà molto particolari". Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Adesso, assolutamente, le condizioni carcerarie di mia figlia". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono quali siano le sua maggiori preoccupazioni. "Lì non esistono le celle singole, esistono le celle di detenzione per i detenuti comuni e poi le celle di punizione, diciamo, e lei è in una di queste evidentemente: se uno dorme per terra, fa pensare che sia così...".