L'intervista al Sunday Times, in cui lo stilista ha esortato i gay a non vestirsi da gay, scatena l'ira della regina della chirurgia estetica: "Mio fratello è morto e deve essere lasciato in pace. È la seconda volta che parla di lui"
L’intervista rilasciata da Giorgio Armani al Sunday Times, in cui ha affermato che “un uomo omosessuale è uomo al 100% e non ha quindi bisogno di vestirsi da omosessuale”, non smette di fare discutere. Donatella Versace si è messa in fila per attaccare lo stilista, e non per avere affermato che “la chirurgia estetica è un’idiozia” e che “le donne dovrebbero avere il coraggio di invecchiare”, ma per avere citato il suo defunto fratello Gianni.
Giorgio Armani al Sunday Times ha infatti parlato del suo rapporto con Gianni Versace negli stessi termini con cui lo aveva descritto nel 2000 in un’intervista a Vanity Fair America, e cioè non molto approfondito fino a un episodio che “ha rotto il ghiaccio” in cui si erano scambiati alcune battute. Armani ha raccontato che durante una sfilata di moda Versace lo ha avvicinato e dopo una breve conversazione ha affermato: “Vedi, tu vesti le donne eleganti e un po’ suorine, io le zoccole“. Nel 2000 Armani aveva spiegato che la frase era da contestualizzare alla circostanza, in cui si sottolineava che l’importante fosse che ognuno avesse scelto la propria strada: la moda di Versace più aggressiva rispetto a quella di Armani, “più da moglie che da amante”.
Donatella Versace non ha apprezzato l’uscita di Giorgio Armani, che aveva contestato già quindici anni fa. “Ho trovato estremamente rude e senza gusto – ha commentato la stilista – che il Signor Armani abbia ancora una volta messo parole in bocca a mio fratello, soprattutto perché purtroppo non è più con noi per poter rispondere”. E ha aggiunto: “Questa è la seconda volta che lo dichiara. Quando mio fratello parlava di moda l’unica parola che usciva dalla sua bocca era glamour. Quello che bisognerebbe dire oggi a proposito di Gianni è che possa riposare in pace”.