“Un milione di persone potrebbe entrare in Italia nei prossimi mesi grazie a un governo imbelle e poi? Sarà stato di guerra”. E’ questa l’analisi che viene fatta sul blog di Beppe Grillo della situazione italiana e del problema immigrazione. “Il M5s chiede che gli immigrati giunti irregolarmente sul suolo italiano che non rientrano nello status di rifugiati vengano espulsi. In tutti i Paesi del Mondo i clandestini vengono espulsi. E’ una questione di civile buonsenso”. In mattinata il presidente del Consiglio ha presentato un’informativa sul tema al Parlamento in vista del Consiglio europeo straordinario del 23 aprile.
Nel post pubblicato sul sito il leader del Movimento 5 Stelle attacca poi la Lega Nord: “Sull’immigrazione chi cavalca la tigre, come la Lega, in realtà ne è diretta responsabile”. E accusa il Carroccio di “sostenere falsamente che il “M5s ha favorito l’immigrazione selvaggia abolendo il reato d’immigrazione clandestina”. Ma, sostiene Grillo, “la Lega ha sempre favorito l’immigrazione clandestina per specularci elettoralmente aumentando le tensioni sociali”. Proprio la Lega, ricorda Grillo, “quando era al governo ha firmato il trattato di Dublino III che fa si che l’Italia si debba accollare tutti i rifugiati che giungono nel nostro Paese come primo approdo” mentre “sul reato d’immigrazione clandestina il M5S ha voluto rendere più snelle le espulsioni degli irregolari, diminuire i costi a carico dei cittadini italiani e facilitare il duro lavoro di forze dell’ordine e magistrati”.
I risultati della politica “targata Lega” sono invece: “Meno sicurezza, più clandestini, meno espulsioni, più costi e burocrazia a spese dei cittadini italiani”. Il reato di clandestinità, invece, “esiste ancora, ma è gestito in modo che il clandestino di fatto non possa essere espulso. Il M5S si è adoperato per renderlo effettivo e per eliminare l’attuale situazione in cui è impossibile di fatto espellere chiunque entri senza permesso in Italia, una situazione che paralizza polizia e procure. I confini nazionali sono una cosa seria e non un risiko con cui Alfano e Salvini possono giocare per scopi elettorali o di governo”.