Padre Gratien Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, della quale non si ha più traccia da un anno è stato arrestato a Roma per essere trasferito a Arezzo a disposizione del pm Marco Dioni che indaga sulla scomparsa della donna da Ca’ Raffaello, frazione di Badia Tedalda (in provincia di Arezzo). Guerrina Piscaglia è scomparsa dal primo maggio 2014. Il gip Piergiorgio Ponticelli ha firmato l’ordinanza e i carabinieri hanno fermato il religioso a Roma, in un monastero nel quale padre Gratien si trovava da alcune settimane.
Padre Alabi, che in paese veniva chiamato padre Graziano, è accusato di omicidio e occultamento di cadavere l’imputazione contestata al religioso: “Rilascerò dichiarazioni – commenta l’avvocato del frate Luca Fanfani – solo quando conoscerò le motivazioni che hanno portato il gip a firmare l’ordinanza”.
Il mandato di arresto era stato richiesto dalla Procura il 23 febbraio motivandolo con il pericolo di fuga. Nei confronti del frate, infatti, era stata disposta la misura del divieto di espatrio per il reato di favoreggiamento che però sarebbe scaduto il 25 aprile. Alla base della richiesta della misura di custodia cautelare in carcere ci sono – secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie all’Ansa – nuovi e importanti elementi.