“Qual è lo scopo dell’UE? E’ un’azione di blocco e di contenimento, di presidio delle nostre frontiere. Ma serve un piano urgente di salvataggio”. Lo afferma Gad Lerner, a cui Simona Bonafè replica: “Vogliamo dire che il vero salvataggio è non farli partire dalla Libia?”
Cronaca - 23 Aprile 2015
Servizio Pubblico, Bonafè a Lerner: “Il vero salvataggio è evitare che partano dalla Libia”
La Playlist Cronaca
- 17:09 - Cancro ovaio, pazienti: "Prevenzione e test genetici fondamentali"
Roma, 28 set. (Adnkronos Salute ) - "Nel 2021 ho scoperto di avere un tumore all'ovaio al penultimo stadio e una doppia neoplasia ai linfonodi del collo. A causarla il Papilloma virus. Non solo, durante i miei 60 giorni di ricovero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, sono venuta a conoscenza di avere una mutazione genetica Brca1. Sono seguiti tre interventi e numerose terapie. Oggi racconto la mia storia ma in tante non sanno a quale centro diagnostico terapeutico possono rivolgersi. L'informazione è importantissima. La non conoscenza, il non sapere, ti portano a non agire, a non fare prevenzione. Mentre sappiamo benissimo che la prevenzione è tutto". Lo ha detto Petra De Zanet, presidente ACTO (Alleanza Contro il Tumore Ovarico Ets) Triveneto, intervenendo oggi all'incontro "Tumore ovarico in Veneto: cambiamo rotta", confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, che si è tenuto oggi a Silea (Treviso).
"Così come è fondamentale fare i test genetici. Se io avessi saputo prima di avere una mutazione che mi ha trasmesso la mia famiglia, forse non mi sarei trovata in questa situazione" spiega De Zanet. Poi sull'alleanza associazioni pazienti, medici ginecologi, oncologi e istituzioni "è molto importante perché ci aiuta a regalare vita a tutte le donne con questa neoplasia".
- 17:00 - Migranti: Lollobrigida, 'immigrazione illegale nemico da combattere, accogliere chi scappa da guerre'
Siracusa, 28 set. (Adnkronos) - "Noi vogliamo persone che vengano in Italia a lavorare legalmente, secondo le nostre leggi, leggi che ci siamo dati. Possiamo cambiarle ma finché ci sono dobbiamo farle rispettare. Il nostro governo ha dato più di altri la possibilità, attraverso il decreto flussi, di fare arrivare immigrati in Italia per lavorare. Più di ogni altro. Ma l'immigrazione illegale è un fenomeno che va contrastato, perché è il primo nemico da combattere". Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida alla conferenza stampa alla fine del G7. "Non parliamo di immigrazione clandestina quando le persone scappano dai conflitti o dalle guerre, quelli che scappano dalla violenza vanno sempre accolti. Quelli che scappano dalla fame non ce la faremmo ad accoglierli tutti, allora lì va risolto il problema. Al G7 è stato più volte affrontato il problema della fame. I paesi africani non ci chiedono di accogliere tutti i loro figli, ma ci chiedono di metterli in condizione che i loro figli possano restare con le loro famiglie e vivere bene. Avere il diritto non emigrare".
- 16:55 - **Agricoltura: Lollobrigida, 'servizio civile gesto nobile da patrioti, anche Pertini si definiva così'**
Siracusa, 28 set. (Adnkronos) - "Noi abbiamo scelto di ampliare il servizio civile. Non lo abbiamo inventato noi il servizio civile in agricoltura. Non lo hanno mai realizzato, semplicemente. Perché quando abbiamo detto: 'permettiamo ai giovani liberamente per loro scelta, senza costrizione, di fare il servizio in agricoltura', qualcuno ha detto: 'li volete sfruttare pagandoli 3 euro'. Io dico che non è vero, ma se fosse vero che fare servizio civile fosse sfruttamento di lavoro, perché è sfruttamento farlo in agricoltura e non alll'interno di un sindacato o di una biblioteca? Che formula è? Vieni sottopagato se lo fai in agricoltura e non in altri luoghi. Invito i giornalisti a leggere la Costituzione. Che dice di servire la patria. E' un gesto nobile, non bisogna vergognarsi. Pertini si chiamava patriota, quelli che hanno combattuto per l'Italia si chiamavano patrioti". Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida tornando a parlare del servizio civile per l'agricoltura annunciato durante il G7 di Siracusa.
- 16:52 - **Liguria: Burlando, 'patatrac nasce a Roma, con alleanza larga avevamo già vinto'**
Roma, 28 set. (Adnkronos) - Claudio Burlando risponde al telefono con un filo di voce. "Non ho dormito, abbiamo passato tutta la notte a cercare una mediazione. Ancora fino a stamattina ci abbiamo provato. Matteo Renzi aveva accettato di togliere alcuni dei suoi in lista. Ma neppure questo è bastato. Sono sgomento". L'ex-presidente della Regione Liguria è stato in campo in queste settimane per aiutare la costruzione di quella larghissima coalizione a sostegno di Andrea Orlando che fino a 48 ore fa era chiusa, ma poi improvvisamente saltata, alla vigilia del deposito liste, per il veto di Giuseppe Conte. "Con quell'alleanza lì, avevamo già vinto. E' un patatrac che nasce a Roma e che con la Liguria non c'entra niente", dice Burlando all'Adnkronos.
Burlando, Elly Schlein ha ceduto ai veti di Conte? "Io penso che Elly ha lavorato bene in questi mesi, ha fatto un ottimo lavoro alle europee. E noi, qui in Liguria come lei ci ha chiesto, siamo stati testardamente unitari, davvero testardamente. Orlando -sottolinea- ha fatto un grande lavoro, aveva messo in piedi con una pazienza certosina un'alleanza larghissima. Quella che Elly ci ha chiesto. Qui eravamo riusciti a farlo, Andrea era riuscito a chiudere quell'accordo. Ma poi... Non so, sono amareggiato, non vedo pace".
C'è chi dice, i 5 Stelle in testa, che Renzi fa perdere più voti di quelli porta... "Forse, ormai non ne avremo più la prova. Io dico solo che se anche la lista di Iv con Più Europa e Socialisti, quella di Stati Uniti d'Europa insomma, avesse preso anche meno del 3,7% delle europee, sarebbe stata assolutamente necessaria. E non tanto per una questione di numeri, di percentuali. Ma di messaggio politico. Sarebbe stata la testimonianza della presenza nell'alleanza di un'area che parla al mondo del ceto medio produttivo, lo stesso a cui punta Bucci, e che stava riguardando al centrosinistra. Dopo il bel risultato delle europee -continua Burlando- c'era l'occasione di fare un '1, 2, 3' alle regionali. Io spero che si vinca comunque in Liguria, ma viene meno l'operazione politica che qui eravamo riusciti a mettere in campo".
Lei è stato osservatore diretto di come sono andate le cose. Che è successo? "Io e Orlando -risponde Burlando- abbiamo sempre avuto sensibilità diverse nel Pd ma in queste settimane l'ho supportato come un fratello. Andrea era riuscito a fare un lavoro pazzesco. Io scherzando gli dicevo che era riuscito a mettere insieme Orazi e Curiazi. Renzi aveva accettato tutte le condizioni richieste. E tutti qui erano d'accordo. Anche i 5 Stelle, Sansa, tutti. Fino a 48 ore fa c'erano 7 liste chiuse, pronte per essere depositate in Tribunale. Poi dopo il patatrac sulla Rai a Montecitorio, è cambiato tutto".
E come? "Conte ha cominciato a dire che i 5 Stelle non avrebbero partecipato o addirittura fatto una lista da soli, se non fosse stata di fatto cancellata la presenza di esponenti di Iv nella lista Riformisti Uniti. I 5 Stelle qui in Liguria fanno una sorta di lista di proscrizione, gli stessi che fino a 48 ore prima avevano detto sì all'accordo. Abbiamo provato in ogni modo, per tutta la notte, a cercare di ricomporre. Stamattina Renzi ha detto che era disposto a togliere alcuni dei loro dalla lista ma non è bastato neppure quello. Alla fine è prevalso il timore di perdere quel 5-6% che portano i 5 Stelle ed è andata come è andata".
Teme che sia compromessa la possibilità di vincere in Liguria? "Io spero che si vinca comunque. Ma con la coalizione di 48 ore fa, avevamo già vinto. Negli ultimi tre sondaggi eravamo avanti e l'effetto Bucci molto limitato. Ma poi bastava andare in giro per la campagna elettorale. Le nostre piazze piene come non succedeva da tempo, la gente sorridente, un bel clima. Loro invece a litigare su tutto e a fare le iniziative negli alberghi. Mah... meglio pensare al Genoa che stasera c'è la Juve".
- 16:51 - Cannabis: Lollobrigida, 'con questo governo mai legalizzata, per malati c'è legislazione speciale'
Siracusa, 28 set. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - "Quello che in Italia non passerà mai è l'uso ricreativo della cannabis, quello non passerà mai. Qualcuno ci può fare anche 100 mila aziende. Ma se uno vuole usare la droga per divertirsi, in Italia, finché ci sarà il nostro governo, non lo potrà fare. Quello che noi vietiamo è infiorescenza con all'interno proprietà cannabinoidi che possa produrre una alterazione dello stato psicofisico. Per il resto, non abbiamo proibito alcunché. Per i malati c'è una legislazione speciale". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida parlando con un coltivatore di cannabis light a Siracusa, a margine della conferenza stampa dopo il G7.
"I semi possono essere comprati a parte - dice - questo è un dato. Si possono produrre da sempre prodotti derivanti dalla cannabis. Quello che strumentalmente si vuole fare arrivare a legislazioni di altri Stati, come l'Olanda o la Germania, che hanno deciso di legalizzare la droga. Noi non la vogliamo legalizzare la droga, non c'è proprio modo di convincerci".
Sull'uso di Cbd cannabinoidi Lollobrigida dice: "Tutto quello che l'Europa sancisce come principio che deve essere autorizzato, automaticamente nei paesi in Europa viene autorizzato. Noi abbiamo vietato esclusivamente la parte che viene usata attualmente per una cosa che non è giusta. E' sbagliata. L'uso della cannabis ricreativo non si può fare". Alla domanda del produttore sui malati che fanno uso di cannabis light, il ministro replica: "Per i malati c'è una legislazione speciale, e i centri autorizzati, controllati può essere ancora coltivata. La scienza ci dice che si può fare. Le aziende che utilizzano questo tipo di produzione non devono temere niente, quelli che pensavano di fare buon business illudendo i ragazzi a entrare in negozio con il simbolo della marijuana per noi smetteranno di farlo in Italia".
- 15:33 - A Torino presentata campagna per nuovo Sistema Qualità Nazionale per i mieli
Torino, 28 set. - (Adnkronos) - Un grande patrimonio, quello dei mieli del nostro Paese, ma anche un 'unicum' in termini di qualità da proteggere, da valorizzare e da far conoscere per sostenere gli sforzi degli oltre 75.000 apicoltori italiani (+32% rispetto al 2019) con oltre 1,8 milioni di alveari (+23% rispetto al 2019). La produzione però (22.000 tonnellate nel 2023, con un calo del 12% rispetto all’anno precedente), non cresce in parallelo al numero degli alveari presenti per via delle condizioni meteoclimatiche sempre più spesso anomale che compromettono le fioriture e quindi anche le rese degli stessi. L’avvicendarsi di eventi e situazioni meteo avverse, anche di opposta natura, conferma quanto il cambiamento climatico sia il principale fattore limitante delle produzioni nell’ultimo decennio. Anche nelle annate migliori, la produzione nazionale sfiora il 50% del consumo nazionale. Le nostre produzioni si confrontano con un mercato che è oramai unicamente globale, dominato da prezzi molto bassi e da prodotti molto diversi.
Inoltre, se è vero che in Italia si stima un consumo pro-capite annuo di quasi 700 gr, a fronte di una media europea di 600g (con Germania al primo posto con 1,5 Kg pro-capite), occorre sottolineare come l’indice di penetrazione sia ancora basso e la tendenza dei consumi domestici nel quinquennio si mostri cedente. L’anello debole è proprio nella fascia di età più giovane. Si pensi che, per quanto riguarda lo share di acquisti in volume, il 43% è costituito da acquirenti oltre i 63 anni; il 21% fra i 55 e i 64 anni; il 18% da 45 a 54 anni e solo il 12% per gli acquirenti tra i 35 e i 44 anni e il 6% per quelli fino a 34 anni.
E' lo scenario da cui prende le mosse la Campagna per la promozione di un Sistema di Qualità Nazionale per i mieli, presentata oggi a Terra Madre Salone del Gusto a Torino alla presenza di Barbara Nappini – Presidente Slow Food Italia, Livio Proietti – Presidente Ismea, e di Luigi D’Eramo – Sottosegretario di Stato Masaf. La campagna ha infatti l’obiettivo di preparare operatori e mercato alla discesa in campo di un Sistema che stabilisca parametri in grado di tutelare la qualità dei mieli prodotti dai nostri apicoltori.
"Grazie alla collaborazione tra il Masaf e l’intera filiera apistica, a breve sarà realtà il Sistema di qualità nazionale per i mieli” - ha affermato il Sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo. “L’SQN si baserà su parametri di qualità oggettiva più restrittivi e indicazioni vincolanti del processo produttivo che garantiscano naturalità, qualità, salubrità, benessere delle api e sostegno alla biodiversità. Riguarderà le caratteristiche qualitative del miele, così come le regole per la conduzione di alveari e dei locali di lavorazione e conservazione; sono inoltre previste indicazioni sulle analisi obbligatorie, la tracciabilità e la presentazione del prodotto, sull'etichettatura e le procedure di controllo. L’auspicio è che le imprese apistiche aderiscano in maniera convinta e capillare. La qualità – ha aggiunto il sottosegretario D’Eramo - resta l’elemento vincente e il valore aggiunto dei prodotti dei nostri apicoltori”.
“Quello dei mieli è un mondo che si presta perfettamente a una campagna di comunicazione dai forti contenuti” – ha dichiarato il Presidente di ISMEA Livio Proietti. “Avere, nel nostro Paese, oltre 50 mieli uniflorali e una miriade di millefiori identitari è un punto di forza che permette di generare contenuti accattivanti in termini di storytelling per il pubblico più giovane, ma anche più in generale, lo scopo della campagna è quello di rafforzare la cultura dei mieli a livello intergenerazionale: per scegliere occorre conoscere. Parlare di “mieli” ci avvicina a questa realtà che è fatta di cura, attenzione al lavoro, all’ambiente e alla biodiversità da parte dei nostri apicoltori che devono essere aiutati perché il miele e gli altri prodotti dell’apicoltura trovino idoneo posizionamento sul mercato.”
“Raccontare i mieli e le storie di chi li produce è oggi ancora più importante perché le apicoltrici e gli apicoltori svolgono un lavoro sempre più complesso, anche a causa dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale - ha sottolineato Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia - . Per questo una campagna di sensibilizzazione su questo tema, a partire dai più giovani è più che mai fondamentale, e noi siamo felici che il sottosegretario D'Eramo abbia scelto di lanciare questo messaggio a Terra Madre”.
La campagna di comunicazione vede l’esordio delle attività proprio in questi giorni, con le attività organizzate per le scuole e le famiglie al Salone del Gusto, volte a promuovere la conoscenza del miele e del suo ciclo produttivo con attività didattiche e degustazioni, edugame e materiale informativo. È partita, sempre in questi giorni la campagna social (pensata proprio per raggiungere il pubblico dei più giovani) affidata ai talent su TikTok e Instagram, con ben 75 contenuti sulla cultura del miele, in grado di raggiungere un pubblico vastissimo su un arco temporale di circa due mesi.
A breve, un minisito internet di campagna permetterà gli approfondimenti relativi alle tipologie di miele, alle caratteristiche organolettiche e alle proprietà nutrizionali, oltre che alla parte informativa specifica del nuovo Sistema di Qualità Nazionale. Inoltre, dei videotutorial sulle caratteristiche dei mieli del nostro Paese e sui passaggi fondamentali su cui si basa il Sistema di Qualità Nazionale, saranno messi a disposizione della filiera miele e veicolati su web e social (in questo caso anche su Facebook, per un pubblico più “maturo”).
Anche la Gdo è naturalmente un canale di comunicazione che viene preso in considerazione dalla campagna, con l’inserimento di pagine pubblicitarie all’interno di house organ di riferimento della Gdo, così da diffondere il messaggio della campagna istituzionale in modo diretto ed efficace ad un pubblico particolarmente attento e coinvolto rispetto alle proprie abitudini di acquisto.
- 15:18 - Ricerca, Bordi (Roma Tre): "Nuove tecnologie ormai imprescindibili anche per studi umanistici"
Roma, 28 set. (Adnkronos) - “Nel dipartimento dei studi umanistici abbiamo un laboratorio che si chiama il DH Lab, Digital Humanities Lab e per noi è ormai naturale lavorare in sinergia con i colleghi di scienze, di ingegneria e di architettura. Abbiamo tantissimi progetti e li sviluppiamo insieme con loro anche toccando temi come l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale. Stiamo potenziando questo tipo di approccio perché oggi è imprescindibile''. Lo ha dichiarato Giulia Bordi,dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre, durante la “Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici” evento di chiusura della Settimana della Scienza, presso l'Università degli Studi Roma Tre.
''Ad esempio, il Medioevo sembrerebbe il periodo meno adatto alla tecnologia, invece per noi è fondamentale: studiando le chiese medievali attraverso la realtà virtuale e i digital twin, riusciamo a riportare indietro nel tempo l'architettura e far vedere come erano nel Medioevo e come erano anche le pitture al loro interno. Attraverso il restauro virtuale aiutiamo il pubblico a capire come poteva essere una pittura medievale al suo tempo. Le nuove tecnologie sono per noi uno strumento ormai imprescindibile di ricerca, ma anche lo strumento che abbiamo per poter comunicare la scienza, quello che studiamo, ad un pubblico più ampio. Oggi riusciamo ad arrivare a chiunque con la realtà virtuale, che è uno strumento fondamentale perché mette in contatto le persone e rende immediato quello che in passato dovevamo spiegare attraverso articoli e saggi, quindi solo attraverso la scrittura. Oggi con le immagini possiamo comunicare in modo immediato la nostra scienza” .