Cultura

25 aprile: la Resistenza raccontata ai ragazzi

70 volte 25 aprile: l’anniversario della Liberazione e il ricordo della Resistenza sono vivi anche tra le pagine dei libri dedicati a bambini e ragazzi, dove è possibile far incontrare ai giovani lettori molte voci che raccontano di quell’importante periodo della storia del nostro Paese e aiutano, attraverso storie vere e verosimili, a fare memoria e a rinnovare gli impegni e gli ideali di chi fu allora in prima fila per la libertà.

Anche in questi primi mesi dell’anno, l’editoria per ragazzi ha pubblicato romanzi interessanti che possono aiutare i ragazzi a entrare nel clima di quei mesi: Andrea Bouchard si è ispirato ai partigiani delle valli occitane cuneesi e valdesi per scrivere Fuochi d’artificio (Salani), la storia di Marta, tredicenne sfollata dalla città, che insieme al fratello maggiore e a due amici cerca di dare il proprio apporto alla causa, non senza pericoli e ingenuità. Il libro, adatto a lettori dagli 11 anni, si svolge tra l’aprile del ’44 e la primavera del ’45 e premette, grazie a vicende accennate e a personaggi secondari, di avere uno spaccato della vita di quel periodo: la madre della ragazza è costretta a rimanere in Svizzera presso la famiglia d’origine dopo aver aiutato ebrei a passare il confino, il padre fa parte del Cnl e il fratello maggiore è partigiano, ma c’è spazio anche per la descrizione della guerra vista da più parti: i montanari, un ufficiale tedesco lontano da casa, i valligiani che subiscono l’occupazione, i delatori.

Uno spaccato di quotidiano che ritroviamo anche ne Il segreto di Espen di Margi Preus, tradotto da Edt Giralangolo, che porta più vicini ai lettori gli anni della resistenza norvegese attraverso il quattordicenne Espen che nel 1940, quando la Germania nazista invade il suo Paese, vede rapidamente cambiare la propria condizione di studente e il mondo intorno a lui. Ispirato alla storia vera di Erling Storrusten, il libro narra il progressivo impegno del protagonista, ponendo l’accento su come fosse possibile segnare la propria resistenza e la propria ribellione attraverso piccoli gesti quotidiani:  indossare un berretto rosso o un paio di calze del colore inviso ai nazisti; andare in giro con una graffetta sul bavero, dei fiammiferi nei nastri dei cappelli, l’orologio al contrario; portare addosso un fiore nel giorno del compleanno del re esiliato; scegliere di non tagliare – nessuno degli alunni – il traguardo della gara di sci resa obbligatoria dal regime e anzi fermarsi pochi metri prima e intonare l’inno nazionale. Gesti minimi che potevano avere conseguenze terribili, ma che permettevano di non sentirsi soli e forse più forti.

Può essere letto anche insieme ai lettori della scuola primaria Cantalamappa, ideato da Wu Ming con le illustrazioni di Paolo Domeniconi (Electa Kids, 2015), quindici storie a spasso per il mondo, alcuni luoghi inventati, altri che riprendono invece avvenimenti storici da approfondire; tra le pagine si incontrano testimonianze e storie di resistenze, di utopie e di possibilità che ben si accordano allo spirito di questa giornata di festa e di ricordo.

Si intitola infine Nome di battaglia: Provvisorio il progetto di mostra itinerante che parte dal Museo del Territorio di Biella (fino al 18 aprile, poi in giro per l’Italia) con l’intento di raccontare la scelta consapevole e quella istintiva di chi ha dato vita al movimento della Resistenza attraverso i libri per ragazzi,  i libri per adulti e 38 tavole che diventano occasione di scambio e di confronto con bambini e ragazzi. Il volume che l’accompagna, Nome di battaglia: Provvisorio. Narrare la Resistenza ai ragazzi. Pensieri, racconti e figure, edito da Giannino Stoppani, è strumento irrinunciabile per chi vuole raccontare ai più giovani questi momenti storici, come già lo era stato 60 testimonianze partigiane, edito da Zoolibri nel 2005.

di Caterina Ramonda