Alcune decine di persone hanno interrotto l'intervento della titolare del dicastero dell'Istruzione cominciando a battere cucchiai e forchette su pentole e padelle
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini è stata contestata alla Festa dell’Unità di Bologna da alcune decine di persone, studenti e insegnanti del Cobas scuola, che hanno interrotto il dibattito alla quale il ministro era invitata. Appena ha cominciato a parlare i contestatori hanno cominciato a battere cucchiai e forchette su pentole e padelle impedendole di fatto di proseguire il suo intervento. Il dibattito è saltato.
“Noi siamo la parte buona e sana della scuola, siamo a difesa della scuola pubblica e contro i provvedimenti calati dall’alto”. Così ha parlato, prendendo la parola al microfono dal palco una delle insegnanti del gruppo di contestatori che ha interrotto il ministro dell’Istruzione. La Giannini è rimasta sul palco, insieme ad alcuni esponenti del Pd, mentre una cinquantina di contestatori continuavano a fischiare e a fare rumore per impedire il prosieguo dell’evento. L’insegnante ha preso la parola spiegando le ragioni della protesta contro la riforma della scuola.
A ribattere ai contestatori è stata la parlamentare del Pd Francesca Puglisi che ha ricordato come “questo governo ha promosso la più grande stabilizzazione dei precari della scuola”. ‘Quod non fecit Gelmini, fecit Giannini’ è la frase che si legge su uno dei cartelli mostrati dai contestatori tra cui genitori, insegnanti, precari, giovani e studenti.