Mercoledì scorso si è tenuto nel parco di Jantar Mantar, luogo simbolo delle proteste della società civile di New Delhi, un comizio di Aam Aadmi Party (Aap), il “partito dell’uomo comune” che con Arvind Kejriwal da un paio di mesi governa la capitale indiana. Tema del comizio: concentrare le proteste contro il controverso Land Acquisition Bill, la legge federale caldeggiata dalla maggioranza di governo del Bharatiya Janata Party (Bjp) – ora al vaglio del parlamento – che dovrebbe agevolare l’acquisto di terreni agricoli da parte di imprese ed enti statali a discapito, secondo i detrattori, dei diritti dei contadini.
Durante la manifestazione, Gajendra Singh, contadino del Rajasthan di 41 anni, si è arrampicato su un albero minacciando il suicidio poiché lo stato gli aveva “portato via la terra”, togliendo l’unico mezzo di sostentamento alla sua famiglia. Davanti alle telecamere di tutto il paese, presenti a Jantar Mantar per documentare il comizio, e nonostante gli appelli dei manifestanti, Singh ha fatto un nodo alla sua sciarpa e si è lasciato cadere nel vuoto appeso a un ramo. Trasportato in ospedale, le autorità mediche ne hanno constatato il decesso.
Grazie anche alla cassa di risonanza delle televisioni che hanno ripreso e trasmesso la scena in diretta, il gesto estremo di Singh ha rilanciato a livello nazionale il tema dei suicidi dei contadini nel paese; una piaga che ogni anno, secondo i numeri ufficiali stilati dal governo, costa la vita di quasi 14mila lavoratori delle zone rurali, nell’apparente impotenza totale delle istituzioni. Dal 1995 al 2014, raccontavamo lo scorso anno, in India più di 300mila contadini si sono tolti la vita, disperati di fronte alle condizioni atmosferiche estreme – piogge sopra la media o carestie imprevedibili – e alla morsa dell’usura, che costringe molti a entrare nel circolo vizioso del debito alla ricerca di sementi più resistenti (e costose).
Secondo le statistiche, il settore dell’agricoltura contribuisce al Pil nazionale solo per un misero 5 per cento, dando però lavoro a oltre il 60 per cento della popolazione totale, in gran parte residente nelle zone rurali del paese.
Il suicidio di Singh ha dato il via ad una serie di j’accuse in seno alla politica. Inizialmente, Aap si è trovata nell’occhio del ciclone per non aver interrotto il comizio, errore del quale il chief minister di New Delhi Arvind Kejriwal si è scusato davanti alle telecamere dell’agenzia di stampa Ani. A rincarare la dose ci hanno pensato la polizia di New Delhi (controllata direttamente dal ministero degli Interni) e Rajnath Singh, ministro degli Interni del governo federale, che hanno addirittura accusato i manifestanti di Aap di aver “incitato” Singh al suicidio, ostruendo il passaggio dei mezzi delle forze dell’ordine e dei pompieri che provavano ad intervenire. Accuse rimandate al mittente dal portavoce di Aap Sanjay Singh, che ha citato proprio le riprese delle televisioni locali a testimonianza del tentato intervento di alcuni sostenitori di Aap per fermare il contadino proveniente dal Rajasthan.
Parallelamente, lo sconcerto per la morte in diretta di Gajendra Singh si è spostato anche in parlamento, con le formazioni dell’India National Congress (Inc) e di Aap che hanno bloccato i lavori dell’assemblea chiedendo la formazione di una commissione d’inchiesta per far luce sull’inazione delle autorità di polizia nel caso. Secondo le dichiarazioni a caldo rilasciate da alcuni testimoni presenti a Jantar Mantar i poliziotti presenti nel parco non avrebbero preso sul serio le minacce di Gajendra Singh, limitandosi a ridere.
Il primo ministro indiano Narendra Modi, intervenendo alla Lok Sabha (la camera bassa del parlamento indiano), ha espresso il proprio dolore per la morte di Singh, sostenendo che i contadini non possano essere “lasciati soli” dalle istituzioni. “Per diversi anni il tema dei suicidi dei contadini ha rappresentato motivo di preoccupazione per la nazione intera” ha dichiarato Modi. “Il problema è annoso, radicato e diffuso nel territorio, ed è necessario cercare tutti insieme una soluzione. Il paese ha bisogno di uno sforzo collettivo in questo senso e il governo è aperto ad accogliere qualsiasi consiglio”.
Il Land Acquisition Bill prevede, tra le altre cose, la rimozione di alcune clausole standard per l’acquisto di terre da parte di aziende o enti statali, tra cui l’obbligo di ottenere almeno il 70 per cento dei consensi dei proprietari terrieri – spesso contadini che controllano piccoli appezzamenti di terra – e l’obbligo di presentare un’analisi sull’impatto ambientale dei progetti per i quali l’acquisto di terre si rende necessario. Il disegno di legge ha già ricevuto il via libera dalla Lok Sabha – dove il governo gode di una maggioranza schiacciante – ma deve ancora passare alla Rajiya Sabha, la camera alta del parlamento dove la coalizione del Bjp è in lieve minoranza.
di Matteo Miavaldi
Mondo
India, polemiche per il suicidio di un contadino durante il comizio dell’Aap
Gajendra Singh, 41 anni, si è tolto la vita durante la manifestazione del partito dell'uomo comune contro il land acquisition bill, scatenando il confronto politico sulla legge - che cambia le clausole per l'acquisto di terre da parte degli enti statali - e sullo sfruttamento mediatico della tragedia. La situazione dei contadini in India resta drammatica: tra il 1995 e oggi si stima che più di 300mila persone si siano tolte la vita
Mercoledì scorso si è tenuto nel parco di Jantar Mantar, luogo simbolo delle proteste della società civile di New Delhi, un comizio di Aam Aadmi Party (Aap), il “partito dell’uomo comune” che con Arvind Kejriwal da un paio di mesi governa la capitale indiana. Tema del comizio: concentrare le proteste contro il controverso Land Acquisition Bill, la legge federale caldeggiata dalla maggioranza di governo del Bharatiya Janata Party (Bjp) – ora al vaglio del parlamento – che dovrebbe agevolare l’acquisto di terreni agricoli da parte di imprese ed enti statali a discapito, secondo i detrattori, dei diritti dei contadini.
Durante la manifestazione, Gajendra Singh, contadino del Rajasthan di 41 anni, si è arrampicato su un albero minacciando il suicidio poiché lo stato gli aveva “portato via la terra”, togliendo l’unico mezzo di sostentamento alla sua famiglia. Davanti alle telecamere di tutto il paese, presenti a Jantar Mantar per documentare il comizio, e nonostante gli appelli dei manifestanti, Singh ha fatto un nodo alla sua sciarpa e si è lasciato cadere nel vuoto appeso a un ramo. Trasportato in ospedale, le autorità mediche ne hanno constatato il decesso.
Grazie anche alla cassa di risonanza delle televisioni che hanno ripreso e trasmesso la scena in diretta, il gesto estremo di Singh ha rilanciato a livello nazionale il tema dei suicidi dei contadini nel paese; una piaga che ogni anno, secondo i numeri ufficiali stilati dal governo, costa la vita di quasi 14mila lavoratori delle zone rurali, nell’apparente impotenza totale delle istituzioni. Dal 1995 al 2014, raccontavamo lo scorso anno, in India più di 300mila contadini si sono tolti la vita, disperati di fronte alle condizioni atmosferiche estreme – piogge sopra la media o carestie imprevedibili – e alla morsa dell’usura, che costringe molti a entrare nel circolo vizioso del debito alla ricerca di sementi più resistenti (e costose).
Secondo le statistiche, il settore dell’agricoltura contribuisce al Pil nazionale solo per un misero 5 per cento, dando però lavoro a oltre il 60 per cento della popolazione totale, in gran parte residente nelle zone rurali del paese.
Il suicidio di Singh ha dato il via ad una serie di j’accuse in seno alla politica. Inizialmente, Aap si è trovata nell’occhio del ciclone per non aver interrotto il comizio, errore del quale il chief minister di New Delhi Arvind Kejriwal si è scusato davanti alle telecamere dell’agenzia di stampa Ani. A rincarare la dose ci hanno pensato la polizia di New Delhi (controllata direttamente dal ministero degli Interni) e Rajnath Singh, ministro degli Interni del governo federale, che hanno addirittura accusato i manifestanti di Aap di aver “incitato” Singh al suicidio, ostruendo il passaggio dei mezzi delle forze dell’ordine e dei pompieri che provavano ad intervenire. Accuse rimandate al mittente dal portavoce di Aap Sanjay Singh, che ha citato proprio le riprese delle televisioni locali a testimonianza del tentato intervento di alcuni sostenitori di Aap per fermare il contadino proveniente dal Rajasthan.
Parallelamente, lo sconcerto per la morte in diretta di Gajendra Singh si è spostato anche in parlamento, con le formazioni dell’India National Congress (Inc) e di Aap che hanno bloccato i lavori dell’assemblea chiedendo la formazione di una commissione d’inchiesta per far luce sull’inazione delle autorità di polizia nel caso. Secondo le dichiarazioni a caldo rilasciate da alcuni testimoni presenti a Jantar Mantar i poliziotti presenti nel parco non avrebbero preso sul serio le minacce di Gajendra Singh, limitandosi a ridere.
Il primo ministro indiano Narendra Modi, intervenendo alla Lok Sabha (la camera bassa del parlamento indiano), ha espresso il proprio dolore per la morte di Singh, sostenendo che i contadini non possano essere “lasciati soli” dalle istituzioni. “Per diversi anni il tema dei suicidi dei contadini ha rappresentato motivo di preoccupazione per la nazione intera” ha dichiarato Modi. “Il problema è annoso, radicato e diffuso nel territorio, ed è necessario cercare tutti insieme una soluzione. Il paese ha bisogno di uno sforzo collettivo in questo senso e il governo è aperto ad accogliere qualsiasi consiglio”.
Il Land Acquisition Bill prevede, tra le altre cose, la rimozione di alcune clausole standard per l’acquisto di terre da parte di aziende o enti statali, tra cui l’obbligo di ottenere almeno il 70 per cento dei consensi dei proprietari terrieri – spesso contadini che controllano piccoli appezzamenti di terra – e l’obbligo di presentare un’analisi sull’impatto ambientale dei progetti per i quali l’acquisto di terre si rende necessario. Il disegno di legge ha già ricevuto il via libera dalla Lok Sabha – dove il governo gode di una maggioranza schiacciante – ma deve ancora passare alla Rajiya Sabha, la camera alta del parlamento dove la coalizione del Bjp è in lieve minoranza.
di Matteo Miavaldi
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Mondo
Ucraina, telefonata Rubio-Lavrov. Zelensky: “testato” e “utilizzato” il Long Neptune, missile con gittata di 1000 km. Può colpire Mosca
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Ecco perché il Piano di ripresa ancora non è decollato: il catalogo dei ritardi. Mancano 15 mesi al traguardo ma solo un quarto dei progetti avviati è completato
Cronaca
Papa Francesco: “Sto affrontando un periodo di prova”. Bambini in preghiera sul piazzale del Gemelli
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".