“Il governo è stato avvisato” della morte del cooperante italiano “nella tarda serata di mercoledì” con una telefonata del presidente Barack Obama al premier Matteo Renzi, ha riferito il ministro degli esteri Paolo Gentiloni riferendo dinanzi all’aula della Camera quasi vuota della morte di Giovanni Lo Porto. Peccato che Obama già sapesse che Lo Porto era stato ucciso da un drone Usa quando ha ricevuto venerdì il presidente del Consiglio italiano alla Casa Bianca. La rivelazione è del New York Times. La risposta del governo italiano è arrivata in serata: “La certezza che i due corpi fossero dei due cooperanti noi l’abbiamo avuta mercoledì e credo anche gli americani”, ha detto Matteo Renzi a Otto e mezzo.
“Solo la scorsa settimana l’intelligence lo ha riferito ad Obama con quello che ha definito come ‘il più alto livello di certezza – scrive il quotidiano – il presidente ha chiesto che l’episodio venisse declassificato ma non ha detto niente a Renzi durante la sua visita a Washington”. Obama ha in seguito comunicato al premier italiano di voler diffondere il 23 mattina la notizia di quanto avvenuto in modo, sottolinea Gentiloni, da “poter esprimere lui stesso le scuse degli Usa all’Italia”.
Un impegno alla trasparenza di cui il governo italiano “prende atto” ma che ora potrà aprire il fianco a ulteriori critiche. Come quelle già avanzate sul perché ci siano voluti tre mesi per verificare quanto accaduto al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan in seguito all’attacco che ha colpito il compound in cui era detenuto Lo Porto insieme al suo compagno di prigionia americano Warren Weinstein. “L’area – afferma Gentiloni – non consentiva un rapido e facile accesso per accertare le conseguenze dell’azione antiterrorismo e identificare le persone colpite”. “Il governo italiano – aggiunge – prende atto di queste affermazioni”. Durante l’informativa, ad ogni modo, emerge un particolare inedito. Secondo Gentiloni l’ultima evidenza che Lo Porto fosse vivo risale “allo scorso autunno”. Poi nell’area tra il Pakistan e l’Afghanistan si sono fatte “sempre più frequenti” le azioni militari e “tali azioni hanno reso ancora più complessa l’attività di acquisizione” d’informazioni sul terreno.
Un deterioramento del quadro complessivo che ha reso quindi vano il lavoro della “task force” – istituita da Islamabad su richiesta delle autorità italiane e tedesche – fin dai primi mesi successivi al sequestro. Ma è proprio su quanto fatto (o non fatto) dall’Italia che si concentrano le critiche dell’opposizione. Durissimo il pentastellato Angelo Tofalo, membro del Copasir: “Lo Porto – tuona in Aula – è stato ucciso due volte”. “La Germania è riuscita a riportare a casa il suo ostaggio, l’Italia no: chi ha avuto responsabilità deve pagare per questo. La Germania – stigmatizza Tofalo – ha un peso politico che evidentemente l’Italia non ha”.
“E’ ridicolo – rincara la dose Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia – che il capo della Farnesina si vanti della perfetta collaborazione tra Cia e i nostri servizi segreti. Chissà cosa sarebbe accaduto se fosse stata imperfetta…”. Gentiloni, nel chiudere il suo intervento, ha comunque ricordato che sulla vicenda la magistratura ha aperto un’inchiesta e sarà cura del governo “fare piena luce” sulle circostanze che hanno provocato la morte di Lo Porto. I connazionali impegnati in tanti paesi del mondo nelle attività di cooperazione rendono infatti “onore all’Italia” e proprio per questo ci deve essere “sostegno da parte del governo e del Parlamento.
Mondo
Lo Porto, Nyt: “Obama sapeva già venerdì quando vide Renzi, ma non disse nulla”
E’ quanto sostiene il New York Times in una ricostruzione della vicenda nel quale è rimasto ucciso il volontario italiano, insieme al collega americano Warren Weinstein. Il quotidiano newyorchese conferma come il presidente degli Stati Uniti avvertì il capo del governo italiano con una telefonata mercoledì. Il premier: ""La certezza che i due corpi fossero dei due cooperanti noi l’abbiamo avuta mercoledì e credo anche gli americani"
“Il governo è stato avvisato” della morte del cooperante italiano “nella tarda serata di mercoledì” con una telefonata del presidente Barack Obama al premier Matteo Renzi, ha riferito il ministro degli esteri Paolo Gentiloni riferendo dinanzi all’aula della Camera quasi vuota della morte di Giovanni Lo Porto. Peccato che Obama già sapesse che Lo Porto era stato ucciso da un drone Usa quando ha ricevuto venerdì il presidente del Consiglio italiano alla Casa Bianca. La rivelazione è del New York Times. La risposta del governo italiano è arrivata in serata: “La certezza che i due corpi fossero dei due cooperanti noi l’abbiamo avuta mercoledì e credo anche gli americani”, ha detto Matteo Renzi a Otto e mezzo.
“Solo la scorsa settimana l’intelligence lo ha riferito ad Obama con quello che ha definito come ‘il più alto livello di certezza – scrive il quotidiano – il presidente ha chiesto che l’episodio venisse declassificato ma non ha detto niente a Renzi durante la sua visita a Washington”. Obama ha in seguito comunicato al premier italiano di voler diffondere il 23 mattina la notizia di quanto avvenuto in modo, sottolinea Gentiloni, da “poter esprimere lui stesso le scuse degli Usa all’Italia”.
Un impegno alla trasparenza di cui il governo italiano “prende atto” ma che ora potrà aprire il fianco a ulteriori critiche. Come quelle già avanzate sul perché ci siano voluti tre mesi per verificare quanto accaduto al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan in seguito all’attacco che ha colpito il compound in cui era detenuto Lo Porto insieme al suo compagno di prigionia americano Warren Weinstein. “L’area – afferma Gentiloni – non consentiva un rapido e facile accesso per accertare le conseguenze dell’azione antiterrorismo e identificare le persone colpite”. “Il governo italiano – aggiunge – prende atto di queste affermazioni”. Durante l’informativa, ad ogni modo, emerge un particolare inedito. Secondo Gentiloni l’ultima evidenza che Lo Porto fosse vivo risale “allo scorso autunno”. Poi nell’area tra il Pakistan e l’Afghanistan si sono fatte “sempre più frequenti” le azioni militari e “tali azioni hanno reso ancora più complessa l’attività di acquisizione” d’informazioni sul terreno.
Un deterioramento del quadro complessivo che ha reso quindi vano il lavoro della “task force” – istituita da Islamabad su richiesta delle autorità italiane e tedesche – fin dai primi mesi successivi al sequestro. Ma è proprio su quanto fatto (o non fatto) dall’Italia che si concentrano le critiche dell’opposizione. Durissimo il pentastellato Angelo Tofalo, membro del Copasir: “Lo Porto – tuona in Aula – è stato ucciso due volte”. “La Germania è riuscita a riportare a casa il suo ostaggio, l’Italia no: chi ha avuto responsabilità deve pagare per questo. La Germania – stigmatizza Tofalo – ha un peso politico che evidentemente l’Italia non ha”.
“E’ ridicolo – rincara la dose Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia – che il capo della Farnesina si vanti della perfetta collaborazione tra Cia e i nostri servizi segreti. Chissà cosa sarebbe accaduto se fosse stata imperfetta…”. Gentiloni, nel chiudere il suo intervento, ha comunque ricordato che sulla vicenda la magistratura ha aperto un’inchiesta e sarà cura del governo “fare piena luce” sulle circostanze che hanno provocato la morte di Lo Porto. I connazionali impegnati in tanti paesi del mondo nelle attività di cooperazione rendono infatti “onore all’Italia” e proprio per questo ci deve essere “sostegno da parte del governo e del Parlamento.
Lady Etruria
di Davide Vecchi 11.4€ Acquista su AmazonArticolo Precedente
India, polemiche per il suicidio di un contadino durante il comizio dell’Aap
Articolo Successivo
Terremoti e trivelle: l’Oklahoma riconosce il legame
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Starmer chiede “pressioni su Putin” e annuncia una “riunione militare” dei Paesi ‘volenterosi’. Meloni: “L’Italia non invierà truppe. Lavoriamo con Ue e Usa”
Mondo
Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
Cronaca
Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.