Ricapitoliamo. Un paio di settimane fa Mattino Cinque ha trasmesso un’intervista in cui due ragazzine Rom, una di tredici e una di quindici anni, facevano l’outing che tutti coloro che mal sopportano gli zingari hanno sempre voluto sentire. Sguaiate e strafottenti le due ostentavano la loro abilità nel borseggiare, “Lo facciamo sulla metropolitana di Roma e facciamo anche mille euro al giorno. Perché dobbiamo vergognarci? Noi guardiamo solo al nostro bene. Se, poi, tu muori non importa… sono cose della vita”, con una tracotanza quasi sospetta, e sbandieravano la loro assoluta indifferenza nei confronti delle persone anziane, vittime frequenti dei loro furti: “Non me ne frega, tanto dopo muore… sono cose della vita, non mi dispiace: sto bene io, mi prendo i soldi e sto a posto”.
L’intervista è stata trasmessa durante la trasmissione, alla presenza di Matteo Salvini, il quale non ha mancato di condividere immediatamente il video su Twitter, dichiarandosi allibito e invitando tutti a far girare la notizia il più possibile. La stampa, dal canto suo, prevedendo, senza bisogno di particolari doti predittive, il potenziale di attecchimento di una notizia del genere su un’opinione pubblica già predisposta negativamente, non ha esitato a cavalcare l’onda e a montarne su un caso. In men che non si dica la testimonianza delle ragazzine è diventata il Vangelo secondo Rom: tutti coloro ai quali faceva comodo l’hanno presa alla lettera e l’hanno utilizzata come prova provata di buona parte dei luoghi comuni sugli zingari.
I toni parossistici, la giovanissima età, l’atteggiamento da bullette portato all’esasperazione non hanno spinto a dubitare della veridicità dell’intervista ma anzi hanno ringalluzzito i profeti del ‘Padroni a casa nostra’, tronfi come non mai di trovarsi dalla parte giusta. Ieri sera purtroppo Servizio Pubblico ha rotto l’idillio del pensiero unico xenofobo: l’inviata Giulia Cerino è andata a cercare in un campo una delle due ragazzine, la quale ha ammesso di essere stata pagata 20 euro dalla giornalista per raccontare una serie di bugie, a partire dai mille euro fino ad arrivare alle vecchiette.
Mattino Cinque ha smentito e replicato che non c’è stata nessuna ricompensa. Ad ogni modo, l’attendibilità delle affermazioni di una ragazzina capace di dire una cosa e a distanza di qualche giorno l’esatto contrario è quantomeno discutibile. Giacché la tendenza politica del momento è quella di apostrofarsi l’un l’altro a colpi di ‘Vergogna’, non inviteremo chi ha strumentalizzato questa vicenda a vergognarsi, quanto piuttosto, prima di rimestare nel junk food dell’informazione, a verificare almeno che sia commestibile.
Veronica Gentili
Giornalista e conduttrice tv
Media & Regime - 24 Aprile 2015
Servizio pubblico scopre la bufala rom: il junk food dell’informazione
Ricapitoliamo. Un paio di settimane fa Mattino Cinque ha trasmesso un’intervista in cui due ragazzine Rom, una di tredici e una di quindici anni, facevano l’outing che tutti coloro che mal sopportano gli zingari hanno sempre voluto sentire. Sguaiate e strafottenti le due ostentavano la loro abilità nel borseggiare, “Lo facciamo sulla metropolitana di Roma e facciamo anche mille euro al giorno. Perché dobbiamo vergognarci? Noi guardiamo solo al nostro bene. Se, poi, tu muori non importa… sono cose della vita”, con una tracotanza quasi sospetta, e sbandieravano la loro assoluta indifferenza nei confronti delle persone anziane, vittime frequenti dei loro furti: “Non me ne frega, tanto dopo muore… sono cose della vita, non mi dispiace: sto bene io, mi prendo i soldi e sto a posto”.
L’intervista è stata trasmessa durante la trasmissione, alla presenza di Matteo Salvini, il quale non ha mancato di condividere immediatamente il video su Twitter, dichiarandosi allibito e invitando tutti a far girare la notizia il più possibile. La stampa, dal canto suo, prevedendo, senza bisogno di particolari doti predittive, il potenziale di attecchimento di una notizia del genere su un’opinione pubblica già predisposta negativamente, non ha esitato a cavalcare l’onda e a montarne su un caso. In men che non si dica la testimonianza delle ragazzine è diventata il Vangelo secondo Rom: tutti coloro ai quali faceva comodo l’hanno presa alla lettera e l’hanno utilizzata come prova provata di buona parte dei luoghi comuni sugli zingari.
I toni parossistici, la giovanissima età, l’atteggiamento da bullette portato all’esasperazione non hanno spinto a dubitare della veridicità dell’intervista ma anzi hanno ringalluzzito i profeti del ‘Padroni a casa nostra’, tronfi come non mai di trovarsi dalla parte giusta. Ieri sera purtroppo Servizio Pubblico ha rotto l’idillio del pensiero unico xenofobo: l’inviata Giulia Cerino è andata a cercare in un campo una delle due ragazzine, la quale ha ammesso di essere stata pagata 20 euro dalla giornalista per raccontare una serie di bugie, a partire dai mille euro fino ad arrivare alle vecchiette.
Mattino Cinque ha smentito e replicato che non c’è stata nessuna ricompensa. Ad ogni modo, l’attendibilità delle affermazioni di una ragazzina capace di dire una cosa e a distanza di qualche giorno l’esatto contrario è quantomeno discutibile. Giacché la tendenza politica del momento è quella di apostrofarsi l’un l’altro a colpi di ‘Vergogna’, non inviteremo chi ha strumentalizzato questa vicenda a vergognarsi, quanto piuttosto, prima di rimestare nel junk food dell’informazione, a verificare almeno che sia commestibile.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".