Secondo gli inquirenti, il religioso adescava i ragazzini su Facebook e Whatsapp e li sottoponeva a "massaggi particolari" fingendosi dotato di competenze sportive. Poi regalava ricariche telefoniche, scarpe da calcio e piccole somme di denaro. L'arcivescovo lo sospende
Un sacerdote di Vercelli appartenente ai Salesiani è stato arrestato per violenza sessuale aggravata e sospeso dalla curia. A sui carico anche l’accusa di prostituzione minorile. Secondo gli inquirenti, don Massimo Iuculano, il parroco del Sacro Cuore di Gesù della città, aveva l’abitudine di adescare con messaggi su Whatsapp e Facebook dei ragazzini che poi sottoponeva a sedute di “massaggi particolari”, fingendosi dotato di competenze sportive e di fisioterapia. A quanto è emerso dalle indagini, don Massimo si spacciava per un impiegato in cassa integrazione e regalava dopo ogni incontro ricariche telefoniche, scarpe da calcio e piccole somme di denaro alle sue vittime, tra cui sarebbero accertate un italiano di 14 anni e due 17enni stranieri. A contestargli l’accusa, che è di competenza distrettuale (per tutto il Piemonte procede dunque la procura di Torino) è il pm Francesco Pelosi.
Il sacerdote è stato sottoposto a numerose intercettazioni da parte degli investigatori coordinati dalla procura della Repubblica di Torino. L’arcivescovo di Vercelli, monsignore Marco Arnolfo, ha sospeso il prete “in maniera cautelativa e a tutela del presbitero interessato e della comunità a lui affidata” e ha espresso la propria vicinanza «alla comunità dei Salesiani e alla comunità del Sacro Cuore di Gesù di Vercelli e assicura affetto e preghiera per le famiglie eventualmente coinvolte”.