Insulti e "minacce di morte alla famiglia" avrebbero spinto il giocatore atalantino ad aggredire il giocatore dell'Empoli. Il dirigente Marino: "Chiediamo scusa, ma ha ricevuto minacce per tutto il match"
“Hanno organizzato tutto, Cigarini ha aperto la porta del nostro spogliatoio e Denis, da dietro, ha colpito il mio compagno Tonelli, ferendolo a un occhio e rompendogli il naso. È stato un vigliacco, spero che il suo campionato sia finito. Lo denunciamo”. Questo il racconto a caldo di Massimo Maccarone, attaccante dell’Empoli che, al termine del match contro l’Atalanta, finito 2 a 2, ha parlato di agguato ai danni del difensore empolese da parte dell’attaccante argentino. Il mister dei toscani, Maurizio Sarri, chiede il Daspo, mentre Pierpaolo Marino, dirigente dell’Atalanta, ai microfoni di Sky ha dato la sua versione: “Denis ha sbagliato, ma Tonelli per tutta la partita ha minacciato di morte lui e la sua famiglia”.
L’allenatore dell’Empoli condanna l’accaduto, ma non vuole commentare ulteriormente l’episodio del dopogara: “Non c’è stata rissa – ha concluso – un mio giocatore è stato colpito. Ma la Digos e gli uomini della Procura federale hanno visto tutto”. Ad entrare nei dettagli, però, ci pensa Maccarone, presente al momento dello scontro: “Oltre al comportamento di Denis, c’è stata un’altra cosa brutta – dice – dopo il colpo a Tonelli, le luci nel sottopassaggio erano spente. O c’è stato un black out o hanno organizzato tutto. Le offese in campo? Questo non giustifica il comportamento di Denis che si è comportato da vigliacco”.
Nel post partita, Marino ha poi cercato di giustificare il proprio giocatore, autore del gol che ha permesso alla squadra di pareggiare nei minuti finali di gara, rimarcando il comportamento provocatorio del difensore azzurro che, per tutto il match, avrebbe “minacciato di morte la famiglia dell’attaccante argentino”: “Denis non è un pazzo, uno che decide di fare irruzione negli spogliatoi altrui. Ci sono state chiare e pesanti provocazioni e minacce. Denis ha sempre tenuto un comportamento esemplare in campo e fuori. Oggi, però, Tonelli ha minacciato di morte la sua famiglia, argomento sul quale il ragazzo è molto sensibile perché ha avuto dei problemi. Chiediamo scusa per il comportamento di Denis, ma sottolineo che ha ricevuto minacce pesanti”. Il dirigente dei bergamaschi, dopo aver parlato con i colleghi della squadra toscana, rassicura tutti sulle condizioni del giovane difensore azzurro: “Parlando con i dirigenti dell’Empoli – ha detto – abbiamo saputo che, fortunatamente, il ragazzo non ha riportato nessuna frattura, come invece era stato detto inizialmente, ma soltanto delle escoriazioni”.
Parole che non sono piaciute, però, al direttore sportivo empolese, Marcello Carli, che ha condannato qualsiasi tentativo di giustificare l’attaccante argentino dei bergamaschi: “Io ho un’immagine positiva di Denis, ma le parole di Marino sono un autogol. Non si può giustificare un giocatore che, dopo 15 minuti dalla fine del match, a freddo, compie un’aggressione del genere. Cosa pensava Denis, che Tonelli a fine gara andasse davvero a cercare lui e la sua famiglia? Non credo sia un ragazzo cattivo, ma ha sbagliato e dovrà pagare. Una denuncia da parte nostra? Preferisco non parlare di questo, gli uomini della Procura federale hanno visto tutto”.