Il consigliere Buffagni insieme ai due colleghi Violi e Carcano, ha visitato i cantieri a 72 ore dal via. Qatar, Israele e Svizzera tra i Paesi che hanno ultimato i lavori. "L'area riservata alla Regione è in alto mare. McDonald's e Birra Moretti, però, sono pronti"
Una quantità “impressionante” di lavoratori “che vanno ai 200 all’ora”. Ecco cosa ha visto Stefano Buffagni, consigliere regionale in Lombardia del Movimento 5 Stelle, che insieme ai colleghi Dario Violi e Silvana Carcano, ha visitato i cantieri di Expo a tre giorni dall’inaugurazione. Nei padiglioni (guarda la fotogallery di tutti quelli ultimati) ancora tanti operai sono alle prese con attrezzature, rivestimenti interni ed esterni da mettere a punto per il 1 maggio. E nonostante le parole del commissario unico Giuseppe Sala, che assicura l’apertura di tutti i padiglioni, il sito OpenExpo segnala che ad oggi i lavori ultimati sono solo il 21%.
“Siamo entrati nei cantieri, in quanto consiglieri, con un accesso ispettivo. In realtà siamo andati per fare un video in vista dell’apertura dell’Esposizione universale, ma abbiamo anche fatto alcune foto. Alcuni padiglioni, come quelli di Svizzera, Qatar e Israele sono già pronti. La Russia, al contrario, è ancora parecchio indietro”.
E parlando del nostro Paese, per Buffagni lo stato dell’arte del Padiglione Italia è “imbarazzante”. “Ma come si fa? Qui fra tre giorni apre. Speriamo che almeno riescano a limitare i danni. Certo – prosegue – al momento dell’inaugurazione utilizzeranno solo i primi due piani, e gli altri saranno sistemati in un secondo tempo. Ma c’è ancora molto da fare”. Male anche l’avanzamento dell’area riservata alla Regione Lombardia “che è ancora in alto mare”, a differenza degli spazi a McDonald’s – “tra il Qatar e il Turkmenistan” – e Birra Moretti “che sono tutti pronti”.
Poi c’è l’Albero della Vita, costruzione che, come si legge sul sito ufficiale, “dà vita a suggestivi giochi d’acqua, suoni e luci”. “E’ ancora tutto sporco – prosegue il consigliere -. Mi domando come riusciranno a pulirlo, viste anche le condizioni meteo“. Perché non c’è soltanto il montaggio dei padiglioni, ma anche il fango e la polvere da eliminare prima che il pubblico varchi i cancelli. “Quel che conta – conclude Buffagni – è l’immagine dell’Italia. Ma il camouflage – per coprire ciò che non è stato ancora ultimato – lo utilizzeranno. Di sicuro”.
Fotogallery – Esclusiva: cantieri a 9 giorni dal via
Fotogallery – A 13 giorni dall’apertura 3 opere su 4 ancora incomplete e senza collaudi