I soldi volano, specialmente in periodi di congiuntura economica sfavorevole. Così la Guardia di Finanza è costretta a correre ai ripari. A Malpensa le Fiamme gialle, in collaborazione con l’agenzia delle Dogane, ha dato vita all’operazione Flying Cash, che ha permesso di intercettare 52 milioni di euro nascosti nei modi più fantasiosi, pronti per essere importati o esportati illegalmente “travestiti” da latte artificiale o annegati nei vasetti di Nutella. Metodologie di occultamento del denaro che, a detta degli stessi agenti doganali “non hanno nulla da invidiare, purtroppo, a quelle altrettanto sofisticate, utilizzate dai corrieri di stupefacenti”.
L’operazione, finalizzata proprio al contrasto al traffico illegale transfrontaliero di valuta, da gennaio 2014 ha consentito di selezionare e controllare 5200 passeggeri tra le migliaia in partenza e in arrivo nello scalo della Brughiera. Il processo di selezione è stato effettuato mediante un’attività di analisi di rischio che ha fatto emergere il profilo del “tipico corriere di valuta” con particolare riferimento alla nazionalità, alle tratte aeree più utilizzate, all’età e alle categorie economiche di appartenenza.
Tra questi 900 sono stati pizzicati con somme superiori ai 10mila euro, soglia oltre la quale è previsto l’obbligo di dichiarazione doganale. Nel periodo in esame sono state comminate sanzioni per 360mila euro e sono stati sequestrati circa 300mila euro. “La fase di controllo aeroportuale rappresenta un primo step di un ciclo investigativo ben più ampio – si legge nel comunicato diffuso dalla Gdf -, finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale e del riciclaggio dei proventi illeciti”.
Il lavoro della Guardia di Finanza di Malpensa è coadiuvato dalle speciali unità cinofile del Gruppo Malpensa appositamente addestrate alla scovare il denaro contante. Da due anni all’interno dell’aeroporto internazionale opera infatti Tango, un labrador addestrato a fiutare la valuta.