Il presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica: "Nel corso della vita un maschio su due e una femmina su tre si ammaleranno di cancro". Oggi il 57% degli uomini e il 63% delle donne colpiti sconfiggono la malattia
Circa mille nuovi casi di tumore al giorno sono stati registrati nell’ultimo anno in Italia. Nel 2014 in totale sono stati più di 365mila, di cui il 54% interessa gli uomini e il 46% le donne. La mortalità è però in netto calo e dal 1996 è diminuita del 20%. Sono i dati presentati al Senato dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) nel corso del convegno sullo “Stato dell’Oncologia in Italia”. Carmine Pinto, presidente dell’Aiom ha dichiarato: “Il passo avanti è stato rappresentato dalla medicina personalizzata e dalle terapie mirate che agiscono solo sulle cellule malate preservando quelle sane. I test molecolari consentono la selezione dei pazienti in cui questi trattamenti possono funzionare. E oggi alle terapie personalizzate su bersagli cellulari – ha annunciato Pinto – si aggiunge una nuova importante arma nel trattamento della patologia neoplastica, rappresentata dall’immunoterapia, che riattiva il sistema immunitario contro il tumore. Aiom lavora con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e con l’industria farmaceutica con l’obiettivo di rendere disponibili subito i nuovi farmaci.
“Nel corso della vita – ha indicato l’Aiom – un maschio su due e una femmina su tre si ammaleranno di cancro“. Considerando l’intera popolazione, la neoplasia in assoluto più comune è quella del colon-retto (14%), seguita dalla mammella (13%), dal polmone (11%) e dalla prostata (11%). Nel 2014 ci sono state 52mila diagnosi di tumore del colon-retto, 48mila nuovi casi di tumore della mammella, 40mila del polmone, 36mila della prostata e 26mila della vescica. Tra gli uomini prevale il tumore della prostata che rappresenta il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate, tra le donne è il cancro della mammella il più frequente, il 29% sul totale.
Vincere il cancro però risulta sempre più possibile. Oggi il 57% degli uomini e il 63% delle donne colpiti sconfiggono la malattia. E in 15 anni (1992-2007) le guarigioni sono aumentate rispettivamente del 18% e del 10%. Particolarmente elevata la sopravvivenza dopo un tumore del seno (87%), della prostata (91%) e del colon retto (64% per gli uomini, 63% per le donne). Queste percentuali collocano l’Italia fra i primi paesi in Europa per numero di guarigioni. Il punto più importante in materia di tumori riguarda la prevenzione. “Nel corso del 2013 – ha sottolineato il presidente dell’Aiom – gli inviti per i tre programmi (mammografia per il tumore del seno, pap-test per quello della cervice uterina e ricerca del sangue occulto nelle feci per il cancro del colon-retto) hanno superato gli 11 milioni. Più di 5 milioni e 200mila persone hanno eseguito il test proposto. Ma permangono grandi differenze fra Nord e Sud“.