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Nepal, salvo neonato di 4 mesi: non è in pericolo dopo giorni sotto le macerie

Le immagini - che stanno facendo il giro del mondo - hanno immortalato il neonato coperto di bianco per la polvere dei detriti, gli occhi chiusi ed un’espressione incredula. I soccorritori lo hanno avvolto con le loro attenzioni, fornendogli i primissimi aiuti, appena si sono resti conto che respirava ancora, miracolosamente, dopo quella infinità di tempo trascorsa sotto i detriti

Di fronte a tanta devastazione, di fronte alla mancanza di cibo e acqua nel Nepal squassato dal terremoto, un piccolo miracolo restituisce un po’ di sollievo: un neonato di quattro mesi è stato trovato vivo dopo essere rimasto per giorni sepolto sotto le macerie. E le foto del piccolo sopravvissuto – pubblicate da Kathmandutoday.com – stanno già facendo il giro del mondo.

Le immagini hanno immortalato il neonato coperto di bianco per la polvere dei detriti, gli occhi chiusi ed un’espressione incredula. I soccorritori lo hanno avvolto con le loro attenzioni, fornendogli i primissimi aiuti, appena si sono resti conto che respirava ancora, miracolosamente, dopo quella infinità di tempo trascorsa sotto i detriti. Il piccolo è stato poi ricoverato in ospedale con diverse ferite, ma è fuori pericolo.

Oltre dieci team di soccorso stranieri, giunti a Kathmandu, stanno assistendo i militari nepalesi in una corsa contro il tempo per salvare i superstiti ancora intrappolati sotto gli edifici crollati nel sisma di sabato, che ha prodotto oltre 5.300 morti e 8.000 feriti accertati, ma con un bilancio delle vittime che cresce drammaticamente di ora in ora. E in qualche caso, come anche quello di una donna di 32 anni paraplegica, gli sforzi vengono ripagati.

Le ricerche hanno permesso anche il ritrovamento di un ragazzo di 28 anni a Gongabu, alla periferia della capitale, dopo 82 ore dalla tragedia. Ed hanno prodotto un altro successo, apparentemente insperato: è stato tratto in salvo anche del bebè che era rimasto inghiottito, probabilmente con la sua famiglia, tra le macerie della sua abitazione a Bhaktapur, una delle città storiche della valle di Kathmandu.