“Chiunque sappia distinguere una bottiglia di succo di frutta da una molotov è invitato a partecipare”. Così il Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio ha chiamato a raccolta il quartiere per mostrare cosa secondo loro sia stato sequestrato nei giorni scorsi nello loro sede. Il 28 aprile, infatti, durante un blitz nel quartiere Giambellino contro presunti appartenenti all’area No Expo a Milano secondo la polizia sono state trovate mazze e molotov, ma anche un borsone di maschere antigas e altro materiale. Due giorni dopo, alcuni membri del Comitato hanno quindi deciso di mostrare cosa per loro sia stato realmente trovato: succhi di frutta, un casco, un cappotto, una tanica di benzina vuota, un martello e qualche attrezzo. Un’operazione, quella condotta dalle forze dell’ordine il 28 aprile, che ha portato allo sgombero di appartamenti che erano la sede “di un Comitato di quartiere capace di migliorare un’area dove non ci sono spazi per socializzare e dove vi è un alto livello di degrado”. No comment, invece, su eventuali partecipazioni del gruppo alle manifestazioni contro l’Esposizione universale del primo maggio di Elisa Murgese