Editoriale di Michele Santoro che, sulle note di “Mi fido di te” di Jovanotti, apre la nuova puntata di Servizio Pubblico. E osserva: “D’Alema, Prodi, Veltroni non lo ammetteranno mai, ma Renzi è figlio loro. Renzi è figlio dell’incapacità di rinnovare la sua classe dirigente. Prima di lui ci sono stati Berlusconi e Grillo. Bersani è una maschera tragica. L’informazione è considerata da gran parte della classe dirigente un male necessario”. E aggiunge: “E di questa situazione ne hanno risentito i partiti, il merito, la cultura. Silvio Berlusconi ha considerato come suoi nemici principali non i politici, ma i magistrati. La nostra Costituzione è nata dal rifiuto del fascismo e dalla collaborazione di uomini e donne diversi. Una Costituzione che voleva tutelare le minoranze, le libertà del singolo. Berlusconi e Renzi hanno in comune un aspetto la possibilità di governare senza trovare impicci. Quando vediamo Brunetta che grida contro il fascismo di Renzi ci viene solo da ridere. Se l’avesse fatto Berlusconi, quello che sta facendo Renzi, l’avremmo ostacolato in tutti i modi, ora tutti tacciono”. Poi puntualizza: “Berlusconi condizionava pesantemente la tv pubblica ed era proprietario della prima tv privata. Berlusconi ha considerato suoi nemici principali, non i politici, ma i magistrati, i giornalisti e i ribelli della sua coalizione”. Santoro chiosa: “Gaber aveva ragione: ‘In fondo cosa è la democrazia rappresentativa? Delego a un partito che delega a un leader che sceglie un candidato che tu non sai chi è e che se incontri, giustamente ti dice: ‘Lei non sa chi sono io!’. Gaber aveva previsto tutto”