Si muoverà l'amministrazione pubblica - spiega il governatore in merito ai danni causati dai black bloc il 1° maggio a Milano - "perché non possiamo costringere i cittadini milanesi a farlo". Scontro con Alfano
La Regione Lombardia si impegna a fare causa ai centri sociali, dopo le devastazioni dei black bloc in pieno centro a Milano nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo. La promessa è del governatore Roberto Maroni che motiva così la sua decisione: “Quelli che hanno provocato i danni dovranno pagare a loro volta. Però non possiamo costringere i cittadini milanesi a fare causa ai centri sociali. Lo faremo noi, lo farà la Regione“. La stessa istituzione che, peraltro, ha stanziato un fondo di 1,5 milioni di euro per fare fronte ai danni provocati il 1 maggio, dove sono state incendiate almeno 50 auto e 30 vetrine mandate in frantumi.
Le parole di Maroni arrivano a margine dell’inaugurazione del padiglione Pianeta Lombardia nel sito di Expo, dove il presidente non risparmia critiche al titolare del Viminale, Angelino Alfano: “Mi auguro – ha detto ancora – che non succeda più quello che è successo e che il ministero dell’Interno, la Prefettura in particolare, sappiano prevenire azioni vandaliche a cui abbiamo purtroppo dovuto assistere”.
E due giorni dalla manifestazione, è scontro a distanza tra Maroni e Alfano. Il governatore ha dichiarato che, se fosse stato al suo posto – dove di fatto è stato dal 2008 al 2011 – avrebbe “sospeso l’area Schengen 15 giorni fa per evitare gli arrivi di persone che vengono in manifestazione solo a spaccare le teste e le vetrine“. Non solo. Perché avrebbe “imposto una cauzione, una fideiussione come è stato fatto per la Lega a Roma e avrei evitato di fare entrare il corteo in centro. Avrei mandato i manifestanti in qualche campo di periferia sapendo che sono dei violenti”. “Suggerimenti” che Alfano non ha gradito, tanto da rispondere: Maroni “dà buoni consigli non potendo più dare il cattivo esempio”.