Sono anni, ormai, che denuncio la devastazione ambientale e i conseguenti danni alla salute pubblica in Terra dei Fuochi, sia al Parlamento Italiano che, come lo scorso 21 aprile 2015, anche al Parlamento Europeo.
Prendo spunto da due ultimi articoli della comunità scientifica internazionale, da me selezionati per la autorità degli autori:
-Rossignol DA et al: “Environmental toxicants and autism spectrum disorders: a systematic review” Transl Psychiatry (2014) 4, e360;doi:10.1038/tp 2014.4.
– Braun KVN et al “Trends and prevalence of autism spectrum disorder, cerebral palsy, hearing loss, intellettual disability, and vision impairment, Metropolitan Atlanta 1991-2010” Plos One 29 aprile 2015 10 (4): e0124120 pag 1-21 , 2015, a firma quindi del prestigiosissimo Center for Disease Control and Prevention di Atlanta USA)
Per mostrare prove sempre più stringenti sul piano scientifico che indicano, nella comparsa di patologie gravi dello sviluppo cerebrale neonatale, come anche il vasto settore dei disturbi di tipo autistico, che il ruolo dei fattori ambientali sia sostanzialmente sovrapponibile a quello dei fattori genetici.
Evidenze scientifiche sempre più stringenti indicano un ruolo determinante di alcuni tipi di pesticidi, ftalati, pcb, solventi, siti di sversamento di rifiuti tossici, inquinanti dell’aria come le polveri sottili e i roghi tossici e metalli pesanti, anche nella patogenesi di questi disturbi da alterato sviluppo cerebrale intrauterino e neonatale.
Evidenze particolarmente forti di correlazione sono state riscontrate per inquinanti dell’aria come polveri sottili e roghi tossici e pesticidi.
Un preoccupante incremento di prevalenza dei casi viene indicato dal CDC di Atlanta in Usa sia nei maschi che nelle femmine ed indipendente da fattori razziali, quindi genetici. Negli Usa emerge una urgenza crescente sul piano di sanità pubblica e quindi di risorse economiche da impegnare, della diffusione di disturbi dello spettro autistico (ASD). Negli Usa, la situazione ambientale e sanitaria è di gran lunga migliore della Campania e di Terra dei Fuochi in particolare.
Grazie alla condivisione di una ditta farmaceutica campana, di cultura araba e matrice palestinese/mussulmana, ed al supporto organizzativo fornito dai Club Lions di Napoli, abbiamo prodotto, e ci avviamo a distribuire nelle farmacie, confezioni a basso costo di acido folico e vitamina B12,“perseguendo l’obiettivo di garantire alle donne in pre-gravidanza di Terra dei Fuochi la somministrazione di acido folico, secondo le più recenti raccomandazioni OMS e in particolare alle donne in gravidanza un ambiente sicuro e l’implementazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica.” ISS 2014.
“L’integrazione nutrizionale di ferro e folati nelle donne in età fertile potrebbe sia migliorare gli esiti delle gravidanze che incrementare la salute materna ed infantile” (OMS)
In data 30 aprile 2015, abbiamo organizzato la presentazione ufficiale del progetto “Dona Folina in Terra dei Fuochi: dal caffé alla Folina sospesa” presso lo storico locale Gambrinus in Piazza Trieste e Trento a Napoli. Qualunque cittadino campano potrà, al costo di un caffé, dotarsi di una confezione di acido folico e vit B12 ma soprattutto, sempre al costo di un caffe’, potrà lasciarne un’altra “sospesa” in Farmacia per le donne più povere e bisognose affinché non sia loro negato l’accesso alla prevenzione e tutela del feto in Terra dei Fuochi.
“Una volta a Napoli, quando qualcuno era allegro, perché qualcosa gli era andata bene, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè, quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava “il caffe’ sospeso”. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per chiedere se c’era un “caffé sospeso. Era un modo come un altro per offrire un caffé all’Umanità. (L. De Crescenzo, I pensieri di Bellavista)
In Campania ed in Terra dei Fuochi, le difficoltà economiche stanno riducendo in modo grave anche la capacità di cura e di acquisto di farmaci delle famiglie campane.
Al costo di un caffé abbiamo predisposto il confezionamento e la distribuzione in Campania di confezioni di acido folico e vit. B12 per tutte le donne in età fertile ed in gravidanza, consentendo così di lasciare, non un caffé, ma una “folina sospesa” ad un’altra donna, magari meno fortunata.
Da Napoli, ancora una volta, parte un segnale di solidarietà concreta e potenzialmente globale a tutela della salute materno infantile, che ha suscitato concreto interesse da parte della Regione Campania ed ascolto della nostra proposta di esenzione totale per tutte le donne in stato di gravidanza per folina e vit B12.