Il 4 maggio Google celebra Bartolomeo Cristofori, considerato l‘inventore del pianoforte. E lo fa con un doodle animato, il padovano nato 360 anni fa, che alla fine del Seicento studiò una serie di interventi innovativi sul clavicembalo.
Cristofori lavorò a Firenze presso la corte di Ferdinando de’ Medici, studiando gli strumenti musicali della famiglia toscana. E fu qui che inventò i suoi primi strumenti a tastiera. Tra questi il più importante fu il “gravicembalo col piano e forte”, come lui stesso l’aveva chiamato. La principale novità degli strumenti di Cristofori consisteva nell’introduzione di una serie di martelletti che colpivano le corde al posto di pizzicarle. Una variazione che consentiva di dare forma a un suono inedito per l’epoca, nelle variazioni e nel volume della musica. E ricreava un’intensità mai sentita.
Cominciando ad andare incontro a difficoltà economiche presso la corte dei Medici, Cristofori iniziò a vendere i suoi strumenti anche all’estero. Fino alla sua morte, avvenuta il 27 gennaio 1731.
Dei primi pianoforti progettati dal musicista padovano, ne rimangono tre. Uno si trova al Museo degli Strumenti Musicali a Roma, uno al Metropolitan Museum di New York e uno al Museo degli Strumenti Musicali dell’Università di Lipsia.