Dario Cartabellotta ha comunicato la decisione al commissario dell'esposizione Giuseppe Sala. Dopo i disservizi dell'inaugurazione, ieri il governatore aveva commissariato lo stand. Ma l'assessore all'Agricoltura riapre il caso: "Non informati della presa di posizione del dirigente. Indagheremo sulla sua condotta"
Annunciato in pompa magna da mesi, pochi giorni dopo l’inagurazione sfuma già il progetto del cluster Bio-Med, il padiglione espositivo dell’Expo di Milano riservato ad undici Paesi del Mediterraneo. La Regione Siciliana, dopo le polemiche dei giorni scorsi, annuncia di voler sospendere la sua partecipazione. Un annuncio pesante dato che la Sicilia coordinava le attività degli undici Paesi del Cluster. “Considerato che alla data odierna i problemi segnalati a partire dal giorno dell’inaugurazione non consentono la regolare realizzazione del palinsesto, sospendiamo ogni attività dell’area comune sino a quando non ci saranno i necessari atti che garantiscono la sicurezza degli operatori e visitatori” scrive Dario Cartabellotta, dirigente siciliano del Cluster, al commissario di Expo Giuseppe Sala, in una nota anticipata dall’edizione palermitana di Repubblica.
Il padiglione Bio-Med era stato un flop sin dall’inaugurazione dell’Expo: locali sporchi, copertura che lasciava passare la pioggia, nessuna indicazione che portasse allo spazio espositivo, addirittura nessuna scritta che definisse il nome del Cluster all’entrata. Un disastro totale, ed è per questo che adesso Cartabellotta ha scritto a Sala lamentando la mancata “messa in sicurezza della zona palco attraverso una copertura per evitare che le attrezzature di servizio siano bagnate dalla pioggia; la mancanza di visibilità dei prospetti esterni; la mancanza di segnaletica verso il Cluster Biomediterraneo; la mancata pulizia degli spazi comuni; l’assenza di adeguato collegamento Internet”.
Se la Sicilia entra dunque in polemica con la gestione dell’Expo, un altro fronte rovente si accende tutto interno alla Regione di Rosario Crocetta. “Non sono stato informato della lettera di Cartabellotta a Sala, che secondo noi arriva addirittura tardi: Cartabellotta si sarebbe dovuto rifiutare di prendere possesso del padiglione, trovandolo in quelle condizioni”, dice l’assessore all’agricoltura siciliano Nino Caleca, che il giorno dell’inaugurazione aveva tuonato: “Abbiamo investito 3 milioni di euro sul Cluster Bio-Med: se non sarà sistemato tutto non scuciremo un centesimo”. Soltanto ieri, il governatore Crocetta e Caleca avevano “commissariato” il Cluster Bio-Med, nominando un comitato di controllo (composto tra gli altri da Maria Mattarella, nipote del presidente della Repubblica) e lamentando “insoddisfazione relativamente al fatto di non essere stati coinvolti dalla struttura burocratica regionale, sui ritardi e le criticità poi riscontrate”. “Il comitato di controllo lo avevo già chiesto io all’assessore regionale”, era stata la replica di Cartabellotta, subito smentito dallo stesso Caleca: “Non è assolutamente così: il comitato indagherà sulla sua condotta”. E mentre le attività comuni del Cluster sono sospese, in attesa che il padiglione venga sistemato, sull’operato del governo siciliano all’Expo arrivano gli strali del Movimento Cinque Stelle. “Crocetta – dicono dal gruppo parlamentare M5S all’Assemblea Regionale Siciliana – si è rivelato ancora una volta Re Mida al contrario, non ha nemmeno sfiorato l’Expo che l’ha distrutta, distruggendo soprattutto l’immagine della Sicilia nel mondo”.
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