La sfida di boxe "più ricca del mondo" è stata compromessa da un infortunio alla spalla di Manny, uscito perdente dal match, il cui "rendimento è stato influenzato dal problema", come ammesso dal suo team. I fan, che hanno atteso per lungo tempo l'incontro e hanno pagato per vederlo, non hanno accettato di buon grado la notizia. E si sono rivolti alla giustizia
La sfida più ricca della storia del pugilato – disputata il 2 maggio a Las Vegas tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao valido per i titoli titolo Wbc, Wba e Wbo – è stata segnata dall’infortunio del filippino, lasciando in molti fan una sensazione di delusione. Tanto che due residenti di Las Vegas hanno intentato una causa per cinque milioni di dollari contro Pacquiao e il suo team, colpevoli di avere nascosto il problema alla spalla prima della sfida vinta dallo statunitense Mayweather.
Poche ore dopo l’incontro, Bob Arum, il manager di Pacquiao, ha rivelato che il 36enne mancino era stato penalizzato da un “vecchio” infortunio alla spalla destra, trattato durante la preparazione del match. Una risonanza magnetica effettuata dopo la sfida ha rivelato infatti uno strappo alla cuffia dei rotatori della spalla che costringerà Pacquiao ad un intervento chirurgico e a stare lontano dal ring per 9-12 mesi. Il team del filippino ha dichiarato che “l’infortunio sembrava superato, ma è peggiorato nel terzo round, facendo in modo che il pugile desse molti meno colpi rispetto al solito”. Il problema alla spalla avrebbe quindi “influito gravemente sul rendimento” di Pacquiao, che nel match ha affondato 429 colpi. Già nella notte della sfida contro l’americano, Freddie Roach, l’allenatore del filippino, ha dichiarato: “È stata una sfida molto dura, avremmo potuto fare meglio, ma non siamo stati consistenti come potevamo, per il problema alla spalla”.
Il manager di Pacquiao ha spiegato che la Commissione sportiva del Nevada aveva negato la richiesta di Pacquiao di utilizzare un anti-infiammatorio che lo aveva aiutato durante le settimane di preparazione alla sfida. Il problema alla spalla non segnalato dovutamente ha fatto infuriare i fan, che hanno atteso la “sfida del secolo” e pagato per assistervi – è stato stimato un record di incassi al botteghino fino a 72 milioni e dalla pay-per-view di circa 300 milioni -, rimanendo delusi dalla prestazione del filippino. Oltre alla causa appena intentata nei suoi confronti, questa situazione potrebbe costare a Pacquiao anche una sanzione. Pare infatti che quando il team del filippino ha compilato e firmato il questionario medico prima del match, alla domanda su eventuali lesioni della spalla è stata contrassegnata chiaramente la casella con il “No”. In tal caso Pacquiao potrebbe essere sanzionato dall’ufficio del procuratore generale dello Stato per aver compilato consapevolmente il modulo in modo errato.
Nel frattempo Floyd Mayweather ha aperto a un possibile replay della sfida contro Manny Pacquiao nel momento in cui tornerà sul ring. “Potrei combattere con lui entro un anno dalla sua operazione alla spalla”, ha annunciato il vittorioso pugile statunitense. Mayweather, 38 anni, ha dichiarato più volte di voler andare in pensione dopo l’ultimo impegno previsto dal contratto con Showtime a settembre, anche se nella conferenza stampa post-match ha ammesso di essere “umano” e che “di tanto in tanto si contraddice”.