A sorpresa i primi exit poll danno in netto vantaggio i conservatori del premier Cameron, con 316 seggi. Ai laburisti di Miliband 219 seggi. Solo 2 all’Ukip di Farage. Trionfo dei nazionalisti in Scozia. Secondo la BBC i conservatori e liberaldemocratici avrebbero insieme i 326 seggi che permetterebbero a Cameron di confermarsi premier
Cameron verso la riconferma, ma con una risicata maggioranza. A sorpresa, gli exit poll della BBC danno in netto vantaggio i conservatori che sarebbero in testa con 316 seggi, mentre ai laburisti di Ed Miliband ne andrebbero 239 seggi. I Libdem di Nick Clegg hanno guadagnato 10 seggi. L’Ukip di Farage ne avrebbe vinti solamente due. Due anche per i Verdi, mentre il partito indipendentista gallese ne ha conquistati 4. Tutte le altre formazioni politiche hanno ottenuto 19 seggi.
Se i risultati fossero confermati, Cameron per poco non avrebbero ottenuto la maggioranza assoluta. Ma, nonostante ciò, si andrebbe verso un Cameron bis: conservatori e liberaldemocratici avrebbero insieme 326 seggi, un numero che permetterebbe all’attuale inquilino di Downing Street di confermarsi premier. I due principali partiti, quello Conservatore dell’attuale premier Cameron e il Laburista di Ed Miliband per molti sondaggi erano staccati da appena un punto.
Un colpo di scena, dunque, per le elezioni generali che sceglieranno il nuovo governo e di conseguenza il primo ministro. Il tracollo dei Libdem – che ne avevano 53 e andrebbero a 10 – consentirebbe in ogni caso a Cameron un’ipotesi di governo, con numeri risicati. Si registra poi il boom degli indipendentisti scozzesi dell’Snp, che hanno conquistato 58 seggi su 59, ne avevano sei. Alle urne erano chiamati 45 milioni di britannici.
Cameron guadagna 14 seggi, il Labour ne perde 23
I conservatori, stando agli exit poll avrebbero guadagnato 14 seggi, mentre i laburisti ne avrebbero persi 23. I Libdem di Clegg scendono da 56 a 10 seggi. Grande successo per lo Scottish National Party, che cresce da 6 a 58 seggi. «Serve grande cautela», ha scritto su Twitter leader dei nazionalisti scozzesi, Nicola Sturgeon, commentando i risultati degli exit poll. Ma ci sarebbero altri exit poll, questa volta diffusi da YouGov, che cambierebbero di lo scenario: secondo questi dati, i conservatori di Cameron sarebbero sì in vantaggio ma con 284 seggi contro i 263 dei laburisti. I lib-dem otterrebbero 31 seggi. La coalizione tra Cameron e Clegg non avrebbe quindi la maggioranza assoluta. L’Snp avrebbe 48 seggi. Questi numeri sono basati su 6mila interviste, mentre gli exit poll della BBC sono ricavati da 22mila interviste. I primi risultati direttamente dalle urne sono attesi alla mezzanotte ora locale.
“La vecchia posata Inghilterra si sveglia Italia”
Si pone fin d’ora, qualora gli exit poll fossero confermati, il tema della governabilità. “Anche se i risultati degli exit poll sono corretti, i conservatori potrebbero fare fatica ad ottenere la maggioranza”, ha dichiarato la vice leader del Labour, Harriet Harman. E un editoriale pubblicato sul sito della CNN azzarda il paragone con l’Italia: “E all’improvviso la vecchia, posata Gran Bretagna sembra come l’Italia”, recita un malizioso commento a firma di Will Marshall.
Code e proteste ai seggi
Si sono registrate lunghe code di elettori, in alcuni collegi, a pochi minuti dalla chiusura. In città come Norwich, riferisce il “Guardian” online, si è giunti a dover fare un’ora di fila per poter votare. I dati sull’affluenza nazionale non sono ancora noti. Nel pomeriggio, una ventina di dimostranti, alcuni con le maschere del gruppo di protesta Anonymous, hanno cercato di sfondare i cordoni della zona riservata ai media di fronte al palazzo di Westminster, allestita per permettere alle televisioni di tutto il mondo di seguire le elezioni britanniche. Decine di agenti di polizia sono intervenuti per fermare il blitz dei manifestanti e hanno fermato alcuni manifestanti.