Dopo l’inaugurazione di Expo, tutti parlano di un’Italia che va, di un Paese che, in preda all’ottimismo, trasforma persino un verso del suo Inno nazionale in “siam pronti alla vita”, anziché “alla morte”, come scritto nell’inno risorgimentale dal suo autore, Goffredo Mameli. Ma di che ottimismo si tratta? Dell’intelligenza o della volontà? E se tutto va bene, come si spiega che in questo Belpaese ci siano ancora giornalisti minacciati per la semplice ragione di aver fatto il proprio mestiere (tra questi Sandro Ruotolo, autore di un’inchiesta sulla Terra dei fuochi, messo sotto scorta dopo le minacce di morte arrivate dal capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, che, intercettato in carcere, ha detto: “‘O vogl’ squartat’ viv'”).
Tra gli ospiti in studio, Carlo Freccero, Bruno Vespa, il presentatore e showman Paolo Bonolis, l’attore Michele Riondino e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Ruotolo a Santoro: “Io minacciato da Zagaria, boss dei Casalesi”
Editoriale di Michele Santoro, che apre la nuova puntata di Servizio Pubblico sulle note di “Terra mia” di Pino Daniele e con un faccia a faccia con Sandro Ruotolo, attualmente sotto scorta perché nel mirino del boss camorrista Michele Zagaria per l’inchiesta sulla Terra dei Fuochi. “Che cavolo stavi combinando?”, esordisce Santoro, rivolgendosi al giornalista. “Stavo indagando sulla metanizzazione dell’Agro aversano” – risponde Ruotolo, che spiega dettagliatamente la vicenda – “E mentre indagavo è uscito fuori il nome di Michele Zagaria. Poi, a un certo punto, ricevo una telefonata del prefetto di Roma, che mi ha detto di andare in prefettura. Mi fa capire che la minaccia veniva da Zagaria”. Il vicedirettore di Servizio Pubblico racconta l’omicidio di sua cugina Silvia, uccisa in una sparatoria tra due clan, e aggiunge: “Mi chiesi: ‘In quale Paese normale una mamma torna a casa e perde la vita per colpa dei clan?'” (GUARDA IL VIDEO)
L’intervista all’origine delle minacce di Zagaria a Ruotolo
Michele Zagaria, capo dei Casalesi, è stato intercettato in carcere mentre diceva “‘O vogl’ squartat’ vivo” riferito al giornalista Sandro Ruotolo. All’origine delle minacce c’è un’intervista che il vicedirettore di Servizio Pubblico ha fatto al pentito di camorra Carmine Schiavone: “Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila”, dice il giornalista. “Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno”, risponde Schiavone (GUARDA IL VIDEO)
Le proteste No Expo e le contestazioni a Renzi
Dopo il coro unanime di elogi per l’Expo, cui si è accodato recentemente anche il tradizionalmente ostile “The Economist”, Matteo Renzi torna a tessere i fili della sua narrazione: chi non è d’accordo è “un frenatore”, l’Italia si rimette in moto “perché le vogliamo bene” e perché a fermarla non bastano “quattro teppistelli figli di papà, né chi dice sempre no”. Ma se a Venezia le voci di dissenso sono poche e facili da ignorare, a Bologna la polizia è costretta a manganellare i contestatori che vogliono interrompere il comizio del premier. Eppure la celebrazione per i 70 anni dalla Liberazione va avanti, così come la riforma della scuola, nonostante i manifestanti che fischiano e accusano Renzi di portare avanti politiche di destra. Il premier continua a correre e arriva a Milano, dove è atteso per il debutto in Borsa e trova consensi: “Contraddittorio?” domanda Enrico Marchi, presidente del gruppo SAVE “fino a oggi ce n’è stato troppo e non si faceva nulla”. Un racconto di tre città, una radiografia dell’Italia in cui è impossibile non dirsi renziani. Il servizio di Giuseppe Borrello (GUARDA IL VIDEO)
Bonolis: “L’Expo è una occasione per il Paese, serve ottimismo”
“L’Expo è una occasione per il Paese. L’Expo è stata fatta bene ultimamente. In precedenza ci sono state attività predatorie”. Sono le parole di Paolo Bonolis, che aggiunge: “Non si può cercare di fare le cose partendo da un presupposto di scetticismo e indifferenza. Serve il giusto ottimismo”. E precisa di aver condotto la serata di apertura di Expo gratuitamente (GUARDA IL VIDEO)
Riondino: “Renzi non ha mai risposto a me e agli operai Ilva”
“Taranto non esiste da 20 anni a questa parte. È una non città, un non luogo”. Lo afferma Michele Riondino, direttore artistico del Primo Maggio di Taranto. E sottolinea: “A Taranto gli operai non hanno mai potuto parlare e i sindacati hanno fatto il gioco della fabbrica. Quando abbiamo chiesto a Renzi di guardare l’Ilva dalla parte degli operai, non ci ha neanche risposto. Chiedevamo un incontro per mostrare l’azienda dal punto di vista dei lavoratori”. Bonolis osserva che non è stata data giusta visibilità al 1 Maggio di Taranto per convenienza (GUARDA IL VIDEO)
Pisapia: “Black bloc? Hanno fatto un danno al diritto al dissenso pacifico”
Giuliano Pisapia stigmatizza duramente le contestazioni dei black bloc contro Expo e puntualizza: “Il danno peggiore causato dai black bloc è stato inferto al diritto al dissenso pacifico” (GUARDA IL VIDEO)
Freccero vs Pisapia: “Per lei chi dissente è un criminale”. “Ma cosa sta dicendo?”
Vivace polemica tra Pisapia e Freccero, che puntualizza: “Faccio i miei complimenti a Fedez per le sue parole“. E, rivolto al sindaco di Milano, accusa: “Tra leggi mancate e franchi tiratori gli eroi sono sempre più colpevoli dei delinquenti”. Pisapia ribatte: “Ma cosa sta dicendo? Io ho detto il contrario. I black bloc volevano attacchi al corteo, vi ricordare del G8 di Genova? Molti black bloc saranno identificati grazie alle telecamere. Questa è l’intelligenza nella gestione” (GUARDA IL VIDEO)
Vespa: “Ogni volta che la sinistra va al potere diventa moderata”
“Ogni volta che la sinistra va al potere diventa moderata. Ve lo ricordate D’Alema?”. E’ il commento di Bruno Vespa, che aggiunge: “Quando si sta al potere la visione cambia, diventa più ampia” (GUARDA IL VIDEO)
Le proteste No Expo: Milano brucia
Nella zona di Cadorna, centinaia di black bloc armati di molotov e spranghe hanno spaccato le vetrine di negozi e banche e dato fuoco alle automobili parcheggiate. A pochi chilometri di distanza, nella zona di Rho-Fiera, si era appena conclusa l’inaugurazione dell’Esposizione Universale. Il racconto della giornata di guerriglia del cuore di Milano (GUARDA IL VIDEO)
Freccero vs Bonolis: “Il tuo romanismo è insopportabile”
Paolo Bonolis commenta il servizio sulle contestazioni dei No Expo a Milano: “Indugiare su queste immagini fa un pessimo servizio alle ragioni del dissenso. Il dissenso non è questo”. “Il tuo romanismo è insopportabile”, ribatte Carlo Freccero che ribadisce il suo punto di vista (GUARDA IL VIDEO)
Pisapia: “Escludo che ci sia stato un morto nel cantiere Expo”
“Escludo che ci sia stato un morto nel cantiere Expo”. Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, a cui replica Michele Santoro: “Il morto purtroppo c’è stato”. Si tratta infatti di Klodian Elezi, 21 anni, il giovane albanese morto sul cantiere della Teem, una delle tre infrastrutture legate a Expo < strong>(GUARDA IL VIDEO)
Riondino: “La violenza fa notizia ma non è questo il vero dissenso”
“È paradossale che ci siano stati solo 5 arresti dopo i fatti di Milano. E che a Bologna la Polizia abbia caricato i centri sociali”. Lo afferma Riondino, che aggiunge: “La violenza fa notizia ma non è questo il vero dissenso” (GUARDA IL VIDEO)
Renzoni: “In Campania, nelle liste alleate del Pd, è arrivata la carica dei Casalesi”
I retroscena del Partito della Nazione, raccontati da Alessandro De Angelis e da Nazareno Renzoni, che afferma: “Ma quale partito all’americana – sussurrano nel Pd – in Campania semmai vedi l’impronta di Nick ‘o mericano. In Campania, nelle liste alleate del Pd, è arrivata la carica dei Casalesi. Vincenzo D’Anna, amico di Cosentino e di Verdini:La Campania è il laboratorio politico del partito della Nazione” (GUARDA IL VIDEO)
De Luca (Pd): “Con me chi ha fatto una scelta di vita? Macché fascisti, è la destra storica”
La Campania è davvero il laboratorio per far nascere il partito della nazione di Renzi? Walter Molino intervista Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della regione Campania per il Partito Democratico. “Io sono un modesto artigiano della politica, sono a disagio a essere collocato tra gli statisti del nostro Paese” – spiega l’ex sindaco di Salerno, che deve fronteggiare oltre alla condanna in primo grado per abuso d’ufficio, le polemiche sui cosiddetti impresentabili candidati nella sua lista – “Io non ho ereditato i voti di Cosentino né ricevo quelli della camorra. Nella mia lista ci sono esponenti della destra storica ma non sono fascisti. D’altronde chi sta con me ha fatto una scelta di vita prima che politica” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Renzi Slurp”
Editoriale di Marco Travaglio, che ironizza sulla posizione dei media nei confronti del premier: “L’altro ieri Renzi, in tour elettorale in Trentino Alto Adige, camuffato da missione di Stato con 20 persone al seguito su due aerei blu e un elicottero blu, ha finalmente scoperto il colpevole delle cose che non vanno: i talk show del martedì e del giovedì, che dicono che tutto va male mentre va tutto bene, vogliono distruggere mentre lui vuole costruire. E’ una tesi avvincente, soprattutto originale, anche se ci ricorda qualcuno… Comunque, dai, è vero. La tv è tutta antirenziana, per non parlare dei giornali”. Il direttore de Il Fatto Quotidiano snocciola i titoli di varie testate, risalenti addirittura a due anni fa: “Comincia Repubblica nel 2013: ‘Quello strano fluido della Leopolda: così il sindaco diventa fidanzato d’Italia’. Un titolo erotico, da commedia sexy anni 70: quel gran pezzo della Leopolda”. Travaglio menziona quindi Panorama, Il Foglio, Il Giornale, La Stampa. E aggiunge: “”Poi ci sono i talk show, terribili. Tipo quello che gli apparecchia Rai1 a Natale, con Vespa e la Clerici: “Un mondo da amare”, Renzi circondato da bimbi pestiferi che lo mettono alle corde:“Come mai le riunioni del governo si chiamano di gabinetto?”. E Vespa lo manda a tappeto:“Quando gl’italiani potranno comprarsi una pizza in più?”. Lui sta per chiamare il Telefono azzurro” – continua – “quando il solito Cerasa gli sferra un altro uppercut, inserto del Sole24ore: “Governo leggero,informale, confidenziale, molto cool, molto friendly, molto snello, molto giovane, molto patinato, un po’ Via Pàl, un po’ Occupy, un po’ Chigi by Night, un po’ spogliatoio, un po’ incoscienza, un po’ rivoluzione”. Un attacco feroce, ma rieccolo in piedi. Per forza, è atletico!”. Nel finale, il direttore de Il Fatto Quotidiano cita “Nerone” di Ettore Petrolini (GUARDA IL VIDEO)
Vespa a Travaglio: “Renzi è il premier più potente della storia repubblicana”
Bruno Vespa replica all’editoriale del direttore de Il Fatto Quotidiano: “A Travaglio sfugge che oggi ho scritto su Panorama che Renzi è il Premier più potente della storia repubblicana e che l’Italicum consente a lui di sciogliere le Camere”.E aggiunge: “Penso anche che Renzi stia facendo delle cose buone, forse con troppa decisione” (GUARDA IL VIDEO)
Fedez risponde agli insulti: “Io non ho mai incitato alla violenza dei No Expo”
“Sono stato insultato per aver espresso pacatamente il mio dissenso nei confronti della cattiva gestione di Expo”. Sono le parole pronunciate da Fedez nel suo ultimo video. Il rapper cita i giornalisti che lo hanno attaccato: Nicola Porro, Filippo Facci, Laura Cesaretti, Giampiero Mughini. E puntualizza: “Io non ho mai incitato alla violenza dei No Expo. Io volevo accendere un vero dibattito, non alimentare una caccia alle streghe. E ci metterò sempre la faccia” (GUARDA IL VIDEO)
Pisapia: “Posso tentare di far dialogare soggetti diversi che oggi non si parlano”
“Governare in un momento di crisi è difficilissimo”. Lo sottolinea Giuliano Pisapia, che aggiunge: “Io candidato di una forza alternativa/integrativa al Pd? Posso tentare di far dialogare soggetti diversi che oggi non si parlano” (GUARDA IL VIDEO)
Bonolis: “Non conosco le ragioni No Expo, non le ho sentite”
Secondo Bonolis, Fedez diventa il parafulmine di qualunque tipo di accadimento politico e i giornali che hanno bisogno di polemica trovano nelle parole del cantante terreno fertile (GUARDA IL VIDEO)
Freccero vs Bonolis: “Ti ho ascoltato per 3 ore a Expo”. “Beh, potevi spegnere”
Nuovo scontro tra Bonolis e Freccero, che osserva: “L’Expo è una Festa dell’Unità con molti padiglioni e cuochi. Voglio vedere con il caldo di luglio. Expo 2015 è per Renzi ciò che la ricostruzione dell’Aquila fu per Berlusconi”. Bonolis esprime il suo dissenso e si scatena la polemica. “Ti ho ascoltato per 3 ore a Expo”, accusa Freccero. “Beh, potevi spegnere”, ribatte Bonolis (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Expo è un baraccone che verrà smontato senza lasciare traccia”
“Carlo Petrini, patron di slow food, è costretto ad organizzare incontri fuori da Expo, perché dentro non c’è spazio: tutto verrà smantellato senza lasciare nulla”. Lo afferma Marco Travaglio a proposito di Expo (GUARDA IL VIDEO)
Dragoni: “Marchionne, ma quanto guadagni?”
Editoriale di Gianni Dragoni, che si sofferma sui guadagni di Sergio Marchionne: “Mentre si decide come e a chi restituire i soldi e a chi no, abbiamo scoperto quanto guadagna Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat-Chrysler che è un fan di Renzi. Nel 2013 Marchionne guadagnava 19,2 milioni lordi. E oggi? Siamo quasi a 10 volte tanto, lo stipendio di 7500 operai” (GUARDA IL VIDEO)
Metanizzazione Ischia. Lancia: “Mi indicarono come referente Piccolo”
Siamo a San Vincenzo Valle Roveto, provincia dell’Aquila. Il sindaco è Giulio Lancia, ingegnere ex responsabile dell’area tecnica di Cpl Concordia Campania e Abruzzo: ha curato la metanizzazione di Ischia ed è oggi indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ la prima gola profonda dell’inchiesta sulla metanizzazione dell’agro Aversano negli Anni ’90 che, secondo i pm, sarebbe avvenuta a seguito di un accordo fra i Casalesi e la cooperativa modenese. “Mi dissero che Antonio Piccolo doveva essere il mio referente per gli appalti” – racconta Lancia a Sandro Ruotolo – “se immaginavo chi fosse? La mia colpa è che avrei dovuto andarmene” (GUARDA IL VIDEO)
Metanizzazione Ischia: sotto casa di Giovanni Di Tella
Giovanni Di Tella è un imprenditore che ha avuto un ruolo di primo piano nei lavori per la metanizzazione di Ischia. Il pentito Antonio Iovine, già boss dei Casalesi, lo ha indicato come un suo uomo di fiducia: “Sono stato anche ospite a casa sua quando ero latitante” ha detto agli inquirenti. Sandro Ruotolo è sulle tracce di Di Tella e riesce a parlare con la madre: “Mio figlio non ha rubato, ha lavorato. Se è stato messo lì da Iovine? Chiedetelo a lui quando torna” (GUARDA IL VIDEO)
Mario Piccolo: “Se fossi stato amico di Zagaria, sai quanti appalti avrei preso?”
Sandro Ruotolo incontra Mario Piccolo, imprenditore campano che ha a lungo vissuto e lavorato in Emilia. Suo fratello Antonio è stato indicato dal boss pentito Iovine come l’uomo degli appalti di Michele Zagaria, il boss dei Casalesi che dal carcere ha minacciato di morte il nostro inviato. “Abbiamo lavorato sempre al nord Italia” – si difende Mario Piccolo – “l’accusa è quella di essere legati a Zagaria? Ma se io sono stato fuori per 15 anni, se fossi stato amico di quello avrei preso sai quanti appalti?” (GUARDA IL VIDEO)
Campania, l’”impresentabile” Natale: “Scelgo De Luca, uomo del fare”
Enricomaria Natale è un consigliere comunale di Casal di Principe, di area centrodestra, si è candidato contro Renato Natale, attuale sindaco del Pd, e considerato un simbolo della lotta anti-clan. Oggi Enricomaria Natale si candida nella lista civica con De Luca in Campania. Suo padre è stato recentemente arrestato e poi rilasciato con l’accusa di concorso esterno in associazione a delinquere. La famiglia di Natale ha subito un sequestro di beni per 50 milioni di euro, poi successivamente dissequestrati. A Walter Molino dice: “Ho scelto De Luca perché è un uomo del fare” (GUARDA IL VIDEO)
Riondino: “Il ricatto che subiscono i lavoratori dell’Ilva”
Michele Riondino spiega le battaglie che fa ed i motivi che lo spingono a lottare per i territori dai quali proviene: lasciare un luogo ed un posto migliore a chi verrà dopo di lui per modificare il pensiero unico che ormai attanaglia i tarantini. E aggiunge: “Noi dobbiamo cambiare la mente dei tarantini perché ormai considerano normale lavorare in determinate condizioni” (GUARDA IL VIDEO)
Freccero: “Pensiero unico anche nella rete. E’ disgustoso”
“Abbiamo somatizzato il pensiero che la maggioranza è l’unica verità che c’è”. Lo afferma Carlo Freccero che pronuncia un j’accuse contro il pensiero unico, anche in rete e aggiunge: “Vince il 27% del programma di Bonolis. Ma è disgustoso che questo è prevalso anche nella rete. Basta al pensiero unico” (GUARDA IL VIDEO)
Freccero: “Expo e proteste? Siamo oltre il fascismo”
“Sono in sintonia con l’ottimismo. Ma non sono sordo davanti alle problematiche”. Sono le parole di Paolo Bonolis che, circa il “pensiero unico” denunciato da Freccero, afferma: “Speriamo che la minoranza non diventi mai la maggioranza, perché significherebbe che avrebbe torto”. Freccero ritorna sulla gestione delle proteste dei No Expo a Milano e ribatte: “Siamo oltre il fascismo, perché si vuole vietare il diritto di manifestare contro Expo” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro: Black Renzi e la pernacchia ai Casalesi
Le vignette satiriche di Vauro sui fatti susseguitesi nell’ultima settimana: da Renzi, in veste di black bloc, all’addio di Civati al Pd. E infine un omaggio dell’artista toscano ai Casalesi (GUARDA IL VIDEO)