Nella zona di Cadorna, centinaia di black bloc armati di molotov e spranghe hanno spaccato le vetrine di negozi e banche e dato fuoco alle automobili parcheggiate. A pochi chilometri di distanza, nella zona di Rho-Fiera, si era appena conclusa l’inaugurazione dell’Esposizione Universale. Il racconto della giornata di guerriglia del cuore di Milano
Expo 2015 - 7 Maggio 2015
Servizio Pubblico, le proteste No Expo: Milano brucia
La Playlist Expo 2015
- 16:52 - **Mo: Meloni dà linea su Cpi 'Israele e Hamas non uguali', Salvini si schiera 'Netanyahu benvenuto'**
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - A 24 ore dal mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e dell'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l'umanità, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, indica la linea del Governo italiano, rimettendo ordine dopo una serie di prese di posizione non univoche all'interno dell'Esecutivo, tanto che il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in mattinata aveva manifestato la convinzione che la premier avrebbe trovato "una sintesi", di fronte ad un problema che si pone "a livello internazionale".
"Approfondirò in questi giorni -afferma Meloni- le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte penale internazionale. Motivazioni che dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica. La presidenza italiana del G7 intende porre il tema all’ordine del giorno della prossima ministeriale Esteri che si terrà a Fiuggi dal 25 al 26 novembre. Un punto resta fermo per questo Governo: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l'organizzazione terroristica Hamas".
Una posizione, questa, sulla quale si trovano d'accordo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e quello degli Esteri, Antonio Tajani. "Ritengo -sottolinea il primo- sia una sentenza sbagliata, che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa israeliano con il capo degli attentatori, quello che ha organizzato e guidato l'attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini, bambine e rapito persone a Israele, che è quello da cui è partita la guerra. Sono due cose completamente diverse".
"Hamas -conferma il titolare della Farnesina- è un'organizzazione terroristica, bisogna separare bene le cose. Vedremo quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la Corte. Noi sosteniamo la Corte, ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare e come interpretare questa decisione”.
E in attesa del confronto a livello internazionale, che, come annunciato dalla premier, vedrà impegnati i ministri degli Esteri del G7 lunedì e martedì prossimi, rimane da sciogliere il nodo dell'obbligo di arresto nei confronti di Netanyahu qualora dovesse giungere in un Paese, come l'Italia, chiamato a rispettare gli obblighi internazionali legati alle decisioni di organismi come la Cpi.
"Noi -afferma infatti Crosetto- dovremmo applicare le disposizioni della Corte penale internazionale alla quale aderiamo, quindi, se venissero in Italia, dovremmo arrestarli, ma non per decisione politica, non c'entra nulla la decisione politica, per applicazione di una normativa internazionale". Parole che non trovano per nulla d'accordo Salvini: "Conto di incontrare presto esponenti del Governo israeliano -annuncia- e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”. l
- 16:48 - Mo: Pd, 'solidarietà a militari, governo riferisca in aula su iniziative per cessate fuoco'
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - "Ho appena sentito il generale di brigata Stefano Messina, che guida il nostro contingente Unifil, per sincerarmi delle condizioni dei feriti dai razzi di Hezbollah e per esprimere vicinanza e solidarietà a tutti i nostri militari impegnati nella missione di Pace". Lo afferma Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
"Gli attacchi alle truppe Onu sono criminali e inaccettabili, da qualunque parte provengano. E a nessuno può essere consentito di utilizzare le basi delle Nazioni Unite come scudi. Il Governo italiano venga in Parlamento a riferire sull’accaduto e su quali iniziative concrete si stanno assumendo per il cessate il fuoco nell’area, che è la sola vera condizione che possa garantire alla missione in Libano la piena sicurezza e operatività”.
- 16:37 - Confindustria Nautica, made in Italy conquista palcoscenico mondiale al Metstrade
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - Il Made in Italy ha conquistato il palcoscenico mondiale al Metstrade di Amsterdam, dimostrando la sua forza e la sua capacità di anticipare le tendenze del mercato. La collettiva di 75 aziende italiane che hanno esposto nell’Italian Pavilion grazie alla sinergia tra Confindustria Nautica e Agenzia Ice hanno offerto una panoramica completa del know-how italiano, dimostrando ancora una volta di essere il riferimento mondiale per la progettazione e costruzione di accessori e componentistica dal design innovativo e qualità elevata. Il padiglione dedicato ai Superyacht è stato la vetrina ideale per mostrare l'eccellenza italiana nella costruzione di imbarcazioni di fascia alta di cui l’Italia detiene il primato mondiale.
La sinergia tra Confindustria Nautica e Agenzia Ice, sottolinea Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, "è fondamentale per amplificare l’immagine e l’identità del Made in Italy nel mondo, dimostrando ancora una volta il ruolo di leadership del nostro Paese nel settore nautico. La partecipazione all’Italian Pavilion offre alle nostre aziende un'opportunità unica per consolidare la propria presenza sul mercato internazionale, valorizzando la qualità, l'innovazione e il design che contraddistinguono il prodotto italiano".
Soddisfazione espressa anche dalle aziende che hanno preso parte alla collettiva italiana riunita nella Hall 12 della manifestazione. Il Metstrade, sottolinea Anton Francesco Albertoni, Ceo Veleria San Giorgio e Past President Confindustria Nautica, "è una grande festa della filiera nautica e del Made in Italy della componentistica dedicata all’industria nautica italiana, che ha conquistato i clienti internazionali che riconoscono lo stile, il design e l’eccellenza dei nostri prodotti. La nostra numerosa massa critica composta da 75 aziende, il maggior spazio occupato rispetto allo scorso anno, le tantissime bandiere italiane hanno sicuramente generato un grande impatto. Un risultato importante, una grande soddisfazione che va condivisa con tutti gli operatori, con Confindustria Nautica, la nostra associazione di categoria, e con Ice Agenzia per il suo supporto che speriamo possa ancora crescere negli anni futuri".
In occasione del Metstrade, sottolinea Barbara Amerio, il Ceo Gruppo Permare e Consigliere Confindustria Nautica, "ho partecipato al Superyacht Forum, interessante panel sulla sostenibilità. Si è parlato di emissioni e di normative riguardo allo Yachting. In generale è emerso un desiderio comune di collaborare di più perché il segmento dei superyacht sarà fortemente interessato dalle normative. L'apertura del Forum a cura di Giovanna Vitelli ha fornito un riscontro molto positivo dell'industria italiana, dei progetti verso il futuro. Buono il riscontro anche del Superyacht Pavilion dove è molto marcata la presenza italiana di componentistica sia tecnica sia estetica".
Il riscontro dopo questi tre giorni di manifestazione, sottolinea Alessandro Gianneschi, il Ceo Gianneschi Pumps&Blowers e Vice Presidente Confindustria Nautica, "è molto soddisfacente, sia per quantità sia per qualità dei visitatori. Abbiamo incontrato clienti da tutto il mondo. L’Italian Pavilion continua ad essere uno dei padiglioni più interessanti. Ho avuto modo di confrontarmi con diverse delle 75 aziende espositrici italiane che hanno confermato la loro soddisfazione per l'affluenza. Questo ci fa ben sperare anche a livello di mercato. Sostanzialmente, siamo soddisfatti dell’esposizione e del lavoro svolto da Confindustria Nautica e Ice Agenzia nell’organizzazione della collettiva italiana".
"Partecipiamo al Mets da 35 anni, siamo soddisfatti di questa edizione, abbiamo raccolto nuovi contatti e apprezzamenti. Il Padiglione italiano si sta rivelando sempre più vincente in uno scenario dove l'Italia si conferma leader incontrastata nel mercato delle imbarcazioni, con il settore degli accessori e della componentistica che fa la sua parte in termini di qualità e di fatturato. A livello identitario e di visibilità, consideriamo sicuramente molto positiva la partecipazione alla collettiva italiana organizzata da Confindustria Nautica in collaborazione con Ice Agenzia all’interno dell’Italian Pavilion", sottolinea Luciano Paissoni - Ceo Foresti&Suardi e Consigliere Confindustria Nautica.
Anche quest'anno il Metstrade, aggiunge Andrea Razeto, Ceo F.lli Razeto e Casareto e Presidente de I Saloni Nautici, "si conferma la fiera di riferimento per l’accessoristica e la componentistica nautica. Abbiamo avuto molte visite, clienti di spessore e di qualità. La collettiva italiana è stata a sua volta protagonista come una delle più grandi, se non la più grande, con commenti molto positivi da parte di tutti i partecipanti. C’è soddisfazione sia per il posizionamento sia per l’organizzazione della collettiva, entrambe molto positive. Ho avvertito molta aspettativa in merito al trend del mercato per il quale c’è attesa sull’andamento del prossimo anno".
Il Metstrade di Amsterdam, sottolinea Piero Formenti – Ceo Zar Formenti e Vice Presidente Confindustria Nautica, "si è confermato un’occasione unica per rafforzare la percezione internazionale dell'eccellenza della nautica Made in Italy. La partecipazione di Confindustria Nautica al Mets è stata strategica anche sul fronte del confronto internazionale a livello tecnico e regolamentare. Abbiamo partecipato alla consueta riunione del Council Meeting della federazione European Boating Industry impostando i principali dossier per il 2025 che saranno caratterizzati dalla ripresa dei contatti fra l’industria nautica e la nuova governance europea. A metà dicembre è già prevista a Bruxelles, al Parlamento europeo, una giornata di incontri fra Ebi e alcuni nuovi deputati per presentare le specificità e le esigenze del nostro comparto per la prossima legislatura". Confindustria Nautica ha partecipato, inoltre, ai numerosi working group di Icomia, fra cui il nuovo Trade&Market Intelligence Committee che sarà guidato per il prossimo triennio da Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi dell’Associazione nazionale di categoria. Prossimo appuntamento per le aziende dell’industria nautica da diporto italiana è in programma a Roma il 12 dicembre con l’Assemblea dei Soci di Confindustria Nautica che vede riuniti gli imprenditori della nautica da diporto per una giornata di lavori, confronto e aggiornamento sul settore. Tema della sessione pubblica dal titolo “Nautica, la rotta tracciata dalle riforme nel contesto internazionale” saranno le politiche per la Blue economy e le nuove norme per il settore. In occasione della tradizionale assemblea di fine anno, Confindustria Nautica intende confrontarsi con governo e istituzioni su riforme e politiche industriali, competitività internazionale del settore e della bandiera italiana, sviluppo della portualità e semplificazioni per gli utenti contenute nelle recenti riforme normative portate avanti dall’esecutivo.
- 16:37 - Mo: Guerini, 'attacco Unifil inaccettabile, inderogabile cessazione ostilità'
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - "Massima solidarietà ai militari italiani ferito e assoluta vicinanza al nostro contingente in Unifil. Ciò che è avvenuto è inaccettabile e mostra ancora una volta l’esigenza inderogabile della cessazione delle ostilità con l’arretramento di Hezbollah a nord del fiume Litani". Così il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini del Pd, interpellato dall'Adnkronos sull'attacco alla base Unifil in Libano.
- 16:31 - Ricerca, campagna ‘Tutti insieme dalla scienza alla cura’ per partecipazione alla clinica
Roma, 22 nov. (Adnkronos Salute) - Gli italiani hanno fiducia nella ricerca scientifica, ma esprimono preoccupazione e timori riguardo gli studi clinici - fondamentali per l’innovazione e il progresso scientifico - anche a causa di fake news e ‘falsi miti’. Favorire tra i cittadini la consapevolezza del valore della ricerca e superare le resistenze che ostacolano la partecipazione dei pazienti agli studi clinici, sono gli obiettivi della campagna nazionale di sensibilizzazione e informazione sul valore della ricerca e della sperimentazione clinica ‘La ricerca siamo noi. Tutti insieme, dalla scienza alla cura’, promossa dall’Accademia del paziente esperto Eupati Aps (AdPee) insieme a un’autorevole e ampia coalition di 47 tra Associazioni pazienti, accademie e aziende sanitarie, società scientifiche e centri di ricerca, con il patrocinio di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs - Università Cattolica del Sacro Cuore, del relativo Clinical Trial Center e dall’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria. L’iniziativa è stata presentata oggi, in un incontro patrocinato dall’Istituto superiore di sanità e Farmindustria.
L'Accademia del Paziente esperto Eupati “ha sempre ritenuto fosse importante affrontare le preoccupazioni dei cittadini nei confronti delle sperimentazioni cliniche – dichiara Nicola Merlin, Presidente AdPee – riteniamo sia indispensabile contrastare le fake news, evidenziare il valore della partecipazione ai trial clinici (sia per l'avanzamento della scienza che per il potenziale beneficio dei partecipanti stessi), coinvolgere i pazienti affinché possano essere protagonisti attivi nelle decisioni riguardanti la loro salute e i loro trattamenti. Questa campagna intende costruire un ‘ponte’ di fiducia tra la comunità scientifica e l’opinione pubblica: ‘la ricerca siamo noi’ è un importante passo verso una maggiore collaborazione e alleanza reciproca, elementi chiave per il progresso della scienza e della salute pubblica”.
La ricerca clinica - si legge in una nota - rappresenta per i pazienti una opportunità, in quanto permette di accedere alle terapie più avanzate e contribuisce allo sviluppo di cure migliori per tutti. L’Italia ha sempre avuto un ruolo di leadership nella ricerca clinica, soprattutto per l’eccellente qualità della produzione scientifica, riconosciuta a livello internazionale. Purtroppo, nel nostro Paese i finanziamenti sono insufficienti. “In Italia nell’80% dei casi, gli studi sono ‘profit’, cioè sostenuti da aziende farmaceutiche e solo il 20% sono ‘no profit’, cioè studi cosiddetti accademici – afferma Giampaolo Tortora, Direttore del Comprehensive Cancer Center, Fondazione Policlinico Universitario ‘A. Gemelli’ Irccs di Roma – la carenza di studi non sponsorizzati è un grave danno, perché la sperimentazione di nuovi farmaci comporta vantaggi dal punto di vista scientifico e da un punto di vista economico. È dimostrato, infatti, che per ogni euro investito in ricerca il guadagno per il Servizio sanitario nazionale è pari a 3 euro e, nel caso di studi clinici per farmaci oncologici, addirittura 3,35 euro”.
La ricerca scientifica non è un processo distante o esclusivo. I suoi traguardi e successi sono la conseguenza di un processo condiviso da medici, scienziati, ricercatori e pazienti, uniti nel comune obiettivo di migliorare la salute della comunità. La sperimentazione pre-clinica è essenziale per garantire che i farmaci in sperimentazione abbiano un profilo di sicurezza accettabile e una buona probabilità di essere efficaci. Gli studi clinici sull’uomo sono gli strumenti su cui si basa lo sviluppo vero e proprio di un nuovo farmaco. Il loro obiettivo è verificare e valutare attraverso le fasi 1, 2, 3 e 4 (farmacovigilanza) la sicurezza, priorità assoluta, e l’efficacia di una nuova molecola, prima che diventi un farmaco disponibile per i pazienti.
“Il processo è molto lento, graduale e può durare anche dieci anni; i soggetti sani o i pazienti che partecipano a uno studio clinico devono sempre esprimere il proprio consenso – spiega Dominique Van Doorne, Tesoriere e Responsabile Scientifico AdPee – senza una buona partecipazione dei pazienti agli studi clinici non ci sarebbe ricerca. L’idea del paziente ‘cavia’ è desueta e superata, oggi i pazienti coinvolti negli studi clinici sono seguiti con grande attenzione e rigore. I Comitati Etici sono gli organismi che controllano e garantiscono che la ricerca sia fatta nel rispetto dei partecipanti e delle regole internazionali dettate dalla Dichiarazione di Helsinki e dalle Good Clinical Practices, o Gcp”.
Il paziente esperto e consapevole è una figura centrale nella ricerca clinica, perché conosce la malattia per esperienza personale ed è capace con le competenze acquisite di rappresentare gli interessi dei pazienti. Il paziente fa la differenza perché mette le sue conoscenze a disposizione della comunità scientifica e contribuisce a definire gli endpoint clinici più importanti dal punto di vista del malato e a valutare i preziosi dati sulla qualità di vita con la malattia. “Essere pazienti informati significa comprendere il valore della ricerca e quanto sia sicura, inoltre permette di comprendere l’importanza della partecipazione attiva e della necessità di rimanere nello studio fino alla sua conclusione – sottolinea Paola Kruger, direttore scientifico Corso Eupati Italia e paziente esperto Eupati – dunque, una corretta informazione è la base per poter partecipare in maniera consapevole alla ricerca clinica. La formazione, invece, dà la possibilità al paziente di essere coinvolto – fin dall’inizio – al disegno del progetto, allo sviluppo del protocollo clinico e in seguito alla raccolta di dati generati dai pazienti”.
La ricerca è il capitale umano ed economico di uno Stato. Per valorizzare la ricerca clinica in Italia è fondamentale: attirare capitali economici e investimenti, formare il personale, trattenere e attrarre i giovani talenti. “Secondo il Rapporto sulla sperimentazione clinica dei medicinali in Italia 2023 di Aifa, dal 2000 al 2022 sono state autorizzate oltre 15.400 sperimentazioni cliniche nel Paese – commenta Onofrio Mastandrea, Giunta Farmindustria – nel 2023 le imprese farmaceutiche hanno destinato 2 miliardi di euro alla R&S, il 7% del totale degli investimenti nel Paese. Permangono però delle criticità: la riduzione degli studi clinici realizzati in Europa, dal 18% del totale mondiale nel 2013 al 9% nel 2023, ha portato a 60.000 pazienti in meno che accedono ad una sperimentazione e quindi a terapie innovative. Tuttavia, la collaborazione tra ministero della Salute, Aifa e stakeholder del settore ha l’obiettivo di migliorare l’attrattività italiana per la ricerca clinica. Fondamentale l’investimento nel capitale umano: la capacità di formare, trattenere e attrarre i giovani talenti che costituiranno il futuro della ricerca scientifica, anche nell’industria farmaceutica”.
L’engagement del paziente in uno studio clinico segue un iter preciso e molto rigoroso che si conclude con la firma consapevole del paziente sul consenso informato. Alessandro Barcherini dell’associazione MelaVivo testimonia così la sua esperienza all’interno di uno studio clinico: “Con l’aiuto dello staff medico ho compiuto tutti i passi per arrivare al primo giorno di cura e con loro ho iniziato con fiducia e speranza questo percorso di adesione allo studio clinico, che a tutt’oggi, a distanza di 10 anni, continua. La malattia mi è sembrata più facile da affrontare, partecipare allo studio mi ha dato la possibilità di conviverci con una qualità di vita ottima. A chi inizia una terapia all’interno di uno studio clinico, mi sento di dire di affidarsi ai ricercatori e ai medici e di fare loro domande senza problemi, e poi con fiducia e speranza nel futuro seguire tutti i passi necessari per arrivare fino in fondo”.
La campagna nazionale “La ricerca siamo noi. Tutti insieme, dalla scienza alla cura” si avvale di diverse risorse i cui contenuti sono stati elaborati con la partecipazione dei pazienti Eupati. Attraverso video informativi con il divulgatore scientifico Marco Cattaneo e testimonianze dei pazienti esperti, la campagna aiuta a capire come funziona la ricerca clinica, come sono tutelati i partecipanti e quale ruolo hanno le associazioni. Tutte le informazioni e le risorse della campagna sono disponibili sulla landing page https://laricercasiamonoi.accademiadeipazienti.org/. La campagna è realizzata con la sponsorizzazione non condizionante di Chiesi, Pfizer, Roche, Alfasigma, BeiGene, Daiichi Sankyo, AstraZeneca.
- 16:26 - Sport, Icsc: Quintieri confermato presidente, Baldino designata ad
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. comunica che l’Assemblea dei Soci si è riunita in data odierna e ha nominato i nuovi Organi Sociali, a seguito della trasformazione in Società per Azioni di diritto singolare, divenuta efficace il 1° luglio 2024. I nuovi Organi Sociali resteranno in carica per tre esercizi, fino alla data di approvazione del Bilancio 2026. In particolare, il neoeletto Consiglio di Amministrazione è composto da: Beniamino Quintieri, riconfermato Presidente del Consiglio di Amministrazione; Antonella Baldino, designata Amministratore Delegato della società; Luigi Borrè, Claudia Improta, Ernesto Lavatelli, Monica Petrella, Mario Torrisi.
Il neoeletto Collegio Sindacale è composto da: Silvio Salini, Presidente, Samantha Gardin, Alfonso Ponticelli, Angela Florio, Sindaco supplente, Domenico Sapia, Sindaco supplente. L’Assemblea dei Soci ha formulato i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi amministratori e ha ringraziato i componenti degli Organi Sociali uscenti per l’impegno profuso e i risultati raggiunti.
- 16:26 - Cresco Award, premiati i Comuni italiani impegnati per un futuro sostenibile
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - Premiati i vincitori della nona edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che riconosce l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Gli award sono stati consegnati oggi ai sindaci e assessori dei Comuni vincitori nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci.
Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, assegnati ai Comuni di San Possidonio (MO), Fermignano (PS), Gualdo Tadino (PG), La Spezia e Milano.
Sono 25, poi, i progetti di Enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità, partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, Infocert, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering.
All’edizione di quest’anno sono stati candidati 126 progetti da 105 Enti (Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia). Sono oltre mille i progetti raccolti in questi anni da Cresco Award. Tutte queste iniziative sono consultabili nella Biblioteca Cresco, una banca dati online che testimonia l’impegno fondamentale dei Comuni italiani per guidare lo sviluppo dei territori verso un futuro sostenibile.
“I Comuni italiani sono a pieno titolo tra gli attori protagonisti della sfida per assicurare uno sviluppo del territorio pienamente sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale - ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas - Lo dimostrano i numeri di Cresco Award che in questi anni ha raccolto oltre mille progetti presentati da 802 Comuni ed Enti Locali, un patrimonio che ci ha permesso di far conoscere le esperienze eccellenti realizzate in tutta Italia per ispirare un’emulazione virtuosa. Guardando al futuro, le ragioni che hanno ispirato questo premio sono quanto mai attuali e ci motivano a proseguirlo sia perché è necessario che questo impegno diventi pervasivo e coinvolga tutti gli Enti locali italiani, sia perché abbiamo davanti a noi sfide grandi e dall’esito incerto legate alla transizione ambientale, all’impatto dei trend demografici su lavoro e welfare, ai cambiamenti generati dalla rivoluzione digitale, nonché all’ampliarsi delle disuguaglianze. Sfide che sollecitano l’impegno diffuso dei Comuni e l’incremento di partnership con le imprese private per le quali lo sviluppo del territorio è un fattore fondamentale di crescita competitiva”.