Nella canzone del 2007, che ha venduto oltre due milioni di copie in tutto il mondo e ha ricevuto diversi riconoscimenti, i suoni di piacere che si sentono all'inizio e alla fine non apparterrebbero alla cantante. Un produttore discografico sostiene infatti che siano stati presi dal suo archivio online senza che gli venissi corrisposto il dovuto compenso
Britney Spears querelata per dei gemiti. All’inizio e alla fine della hit del 2007 “Piece of Me” si sentono dei versi di piacere, ma secondo un produttore musicale non sarebbero stati emessi dalla cantante, ma sarebbero stati “rubati” dal suo repertorio.
Kirk Rothrum, proprietario del sito bangin-beats.com specializzato in suoni per produzioni di musica hip-hop, ha accusato la cantante di avere preso i suoni dal suo archivio senza pagarne i diritti. Il produttore ha quindi deciso di fare causa alla Sony, casa discografica della Spears, per non avere ricevuto la cifra che gli spetterebbe per l’utilizzo dei gemiti. Rothrum ha anche raccontato che il suo sito è fonte d’ispirazione per molti artisti internazionali – come 50 Cent, Lloyd Banks, Eminem, Jay Z e Rihanna – che però hanno sempre pagato per l’utilizzo dei files di cui detiene i diritti d’autore. Il sito TMZ, che ha diffuso per primo la notizia, ha affermato provocatoriamente che la stessa Britney probabilmente “non riteneva abbastanza sexy i suoi ‘oh'”.
“Piece of Me” ha avuto un ampio successo, vendendo oltre due milioni di copie in tutto il mondo, tanto che a distanza di otto anni è l’attuale nome della serie di show che la cantante sta tenendo a Las Vegas. Per il momento dallo staff di Britney Spears e dalla sua casa discografica non è giunto alcun commento sulla notizia.