Una scuola a Posiskum, nel nord est della Nigeria, ha subito questa mattina un attacco. Un uomo armato – secondo quanto riferito da testimoni e lavoratori umanitari – ha aperto il fuoco contro gli studenti che entravano nell’istituto superiore, ferendone sei in modo grave. Con lui era presente un attentatore suicida, che è morto facendosi esplodere nel dormitorio ma senza causare. 45 studenti sarebbero rimasti però contusi gettandosi dalle finestre e cercando di fuggire. Secondo le prime ipotesi, gli attentatori sarebbero estremisti di Boko Haram.

Un agguato che giunge a poco più di un anno dal giorno – il 14 aprile 2014 – in cui i fondamentalisti di Boko Haram hanno fatto irruzione nel dormitorio di Chibok, in una scuola nel nord-est della Nigeria, sequestrando di 276 studentesse, tutte cristiane. 57 di loro riuscirono a fuggire nei giorni seguenti ma delle altre 219 ragazze, da allora, non si sa più nulla.

È inoltre ancora fresca nella memoria la strage operata dal gruppo estremista islamico di Al Shabaab al campus universitario di Garissa, in Kenya, dove sono morte 147 persone, alcune delle quali decapitate dai terroristi somali.

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